Sant’Agata, una delle feste più importanti al mondo

Catania si ferma per la festa di Sant’Agata, una delle più importanti al mondo. Continua a leggere…

Dal 3 al 5 febbraio Catania si ferma per rendere omaggio alla Patrona Sant’Agata. La “Santuzza” come viene chiamata dai catanesi. Tre giornate di festa alla quale partecipano non solo i fedeli della città etnea ma anche quelli provenienti dalle località limitrofe. secondo alcune stime sono più di un milione tra fedeli e turisti coloro che giungono in città per partecipare ai festeggiamenti.

Giorno e notte, per le strade di Catania, religione e folklore si intrecciano dando vita ad una delle processioni più suggestive.

Una delle feste più importanti al mondo

Sant’Agata riesce a unire tutti e attira anche tanti curiosi che vogliono assistere a una delle feste religiose più importanti della Sicilia e del mondo.

Agata nacque, intorno al 230 d.C. da una famiglia di nobili catanesi di religione cristiana mentre la città di Catania era sotto la dominazione romana che perseguitava barbaramente i cristiani. Nel giorno della processione il fercolo d’argento contenente il busto con le reliquie della Santa, viene instancabilmente portato in giro per le vie cittadine a numerosi “devoti”, vestiti con il tradizionale “sacco”. Si tratta di una tunica bianca stretta da un cordone, cuffia nera, fazzoletto e guanti bianchi. La vara della Patrona percorre in processione le vie della città con i “devoti” aggrappati a due cordoni di oltre 100 metri. Il fercolo della santa viene accompagnato da undici “cannalori”, alte colonne di legno che rappresentano le corporazioni delle arti e dei mestieri della città. Vengono portate in spalla da 4 o 12 portatori. Accompagnano il fercolo della Santa con una particolare andatura chiamata “a ‘nnacata”.

Al grido unanime “Cittadini, cittadini, semu tutti devoti tutti?” le reliquie percorrono le strade di Catania. Una processione lunghissima e affascinante.

E la più importante festa religiosa della città di Catania e si svolge tutti gli anni nel mese di febbraio nei giorni che rappresentano il martirio della santa catanese.

Il primo giorno della festa

Il 3 febbraio si svolge la processione dell’offerta della cera alla Santa. La processione parte dalla Chiesa di Sant’Agata alla Fornace, realizzata sull’antica fornace in cui è stata martirizzata la Santa, e raggiunge la Cattedrale in piazza Duomo.

Ai festeggiamenti partecipano tutte le autorità civili e religiose della città e sindaco e alcuni rappresentanti della giunta a bordo del la “Carrozza del Senato”, (due carrozze settecentesche che appartenevano all’antico Senato della città), dalla sede del municipio, Palazzo degli Elefanti, raggiungono la chiesa di San Biagio per consegnare le chiavi della città alle autorità religiose.

“A cchianata de’ Cappuccini”

Il quattro si svolge nella Cattedrale di Piazza Duomo “la messa dell’aurora” con il busto reliquiario raffigurante Sant’Agata che esce dalla cameretta in cui viene custodito. Avviene così, dopo un anno l’incontro tra la Santa e i fedeli.

Il fercolo, dopo la funzione religiosa, inizia la processione che si conclude davanti la Chiesa di San Domenico con la caratteristica “a cchianata de’ Cappuccini”.

Il clou della festa fino a tarda notte

Il giorno di S. Agata, il 5 febbraio, si vive il clou della festa. Una giornata che inizia con la Santa messa in Cattedrale e si conclude a tarda notte con il rientro del fercolo della “santuzza”. La processione inizia dopo il tramonto e si conclude spesso all’alba con i fuochi pirotecnici .

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