Torrenova , il più giovane comune messinese

Torrenova è il più giovane comune messinese con una storia  legata addirittura ai bizantini…

Lo sapevate che Torrenova è il più giovane comune della provincia di Messina? La cittadina si trova sulla costa tirrenica. Torrenova è divenuto comune autonomo il 16 novembre 1984 (in precedenza era una frazione del comune di San Marco d’Alunzio).

La stratificazione di varie civiltà è ben visibile nel comune situato sulla costa tirrenica della provincia di Messina, tra Capo d’Orlando e Sant’Agata Militello. Basti pensare alla famosa Grotta di Scodonì, dove, all’interno e nell’area antistante, sono stati trovati manufatti litici e frammenti ceramici appartenenti all’età del Rame e, più precisamente, alla cultura di Piano Conte.

E, poi, ci sono le Torri, che hanno dato il nome al paese, costruite nel medioevo su progetto dell’architetto fiorentino Camillo Camilliani e che servivano ad avvistare il nemico che veniva dal mare.

Oggi sono ancora visibili i resti della Torre Cuffari, nell’omonima frazione, e, nel centro abitato, della Torre Marco e della Torre Gatto, dal nome dei proprietari che le fecero costruire. Proprio quest’ultima, la più recente e chiamata “Torre Nuova“, ha dato il nome alla città.

Uno dei luoghi storici più suggestivi e di grande valore culturale e archeologico è il cosiddetto “Conventazzo”. Si tratta dell’unica parte rimasta in superficie del monastero greco-basiliano di San Pietro di Deca, attestato dal XII secolo e attivo sino al 1600. Secondo gli studiosi, le origini dell’edificio risalgono all’epoca tardo-antica. Vedi il video realizzato dall’emittente televisiva OndaTv …

Di forma rotonda e con volta a Cupola, esso aveva, molto probabilmente, una funzione commemorativa e, solo in una seconda fase, venne aggiunta una fodera esterna che conferì al monumento, unico del suo genere in Sicilia, l’attuale forma ottagonale.

In un periodo successivo fu annessa, sul lato sud, la chiesa conventuale di età normanna, che è oggetto, dal 2002, di scavi archeologici diretti dall’Università di Vienna. Vedi il video…

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