Le dieci startup della Sicilia che saranno a Smau

Mobilità green e tecnologia siciliana al grande evento in programma a Milano

In questa edizione di Smau la Regione Siciliana presenta il meglio della sua innovazione che impatta soprattutto nei settori delle smart communities e del commercio e turismo. Ecco le dieci startup del territorio siciliano che sono state selezionate per partecipare alla tappa nazionale del Roadshow Smau, il grande appuntamento di Milano dal 22 al 24 ottobre che rappresenta l’evento B2B più importante d’Italia dedicato all’Open Innovation e all’innovazione a 360°.

Partiamo dalla mobilità green proposta da ACC Mobility (Palermo): la startup produce ZodiaC, una cargo-bike a quattro ruote con possibilità di 800 kg di carico, a zero emissioni (si ricarica grazie a pannelli solari) ideale per la mobilità e la logistica in aree urbane per diversi settori come consegne, taxi, raccolta rifiuti, street food e mobility sharing. Possono essere applicate anche al verde pubblico le soluzioni che nascono originariamente per l’agrifood sviluppate da Smartisland (Niscemi, CL): il software di vision farming, che consente di monitorare le coltivazioni e di risparmiare in risorse idriche e chimiche, nell’applicazione “in piccolo” Daiki Gardening è dedicato a giardini, vivai e anche orti domestici. Una “moneta locale digitale” può diventare la moneta di scambio per servizi all’interno di una comunità nella visione di MWM SOLUTION: la startup, attiva nel settore della monetica, ha sviluppato CIRCUITO IES, un network che utilizza un token digitale abbinato a wallet app+card. Un’applicazione è Eco-IES, un sistema premiante per l’attitudine alla raccolta differenziata dove la tracciabilità dei conferimenti, abbinati al singolo utente, è collegata al pagamento del tributo. A semplificare la vita agli utenti, quando sono pazienti, pensa invece Pharmap, la soluzione di home delivery farmaceutico leader in Italia. La piattaforma consente di ricevere in 60 minuti, o per fasce orarie, qualsiasi prodotto della farmacia (anche i farmaci con obbligo di prescrizione): dal 2016 a oggi sono oltre mille le farmacie in 80 città italiane che gestiscono tramite Pharmap le consegne a domicilio per i propri clienti.

In ambito commercio e turismo, di soluzioni ICT per rendere sempre più efficiente la gestione delle strutture ricettive, e alla loro presenza online, si occupa Visioni (Palermo) con il suo progetto di punta BeMyGuest, un ecosistema dedicato alla vendita e alla distribuzione dell’hospitality online che comprende booking engine, channel manager, CRM per la fidelizzazione degli ospiti e una business intelligence per monitorare la performance. Si occupa di booking anche Trippete (Sant’Agata Li Battiati, CT) con la sua piattaforma Hotel.BB, ma la startup sviluppa anche Billy, soluzione per inviare e ricevere fatture elettroniche B2B e PA. Mentre punta a far risparmiare le aziende Iospedisco.it (Catania), il primo comparatore prezzi italiano per le spedizioni che aiuta a confrontare costi e servizi dei principali corrieri nazionali ed internazionali in modo semplice e gratuito.

Ancora di ICT, ma con applicazioni diverse, si occupa Kibitzer (San Cataldo, CL), software house, SEO Technology e web agency. Fra le sue proposte Kibitzer digital learning, piattaforma per le aziende che riunisce segreteria, eventi, seminari e webinar, e MamyCASH, piattaforma di digital lending in ambito fintech che funziona come credit store dei mutui e anticipi fatture. Nel Digital Forensics è attiva, invece, iCTLab (Catania) e il suo Visual Forensics Analytics: lo strumento permette la valutazione automatica di contenuti multimediali come immagini o video consentendo con facilità la ricostruzione storica di una prova digitale a scopo forense.

Si definisce, infine, lo Spotify dell’arte Artficial (Palermo): da un database di modelli digitalizzati di sculture, o comunque da una scansione in 3D di un’opera, Artificial produce dei “cloni” realizzati con altissimi standard di stampa in 3D in materiali ecosostenibili (bioresina derivata dal mais) e del colore che si vuole. Artificial coniuga l’arte con la possibilità̀ di riprodurla, acquistarla, toccarla, possederla e, soprattutto, conoscerla.

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