In Sicilia uno dei più grandi centri di ricerca tecnologica d’Europa

Ad Acireale, Thomas Miao, l’AD di Huawei, si confronta sui temi dello sviluppo e della ricerca tecnologica …

La Sicilia sotto i riflettori del mondo, con l’inaugurazione del nuovo International Cooperation Hub di Simone Massaro, CEO BaxEnergy, un centro per la ricerca tecnologica e l’alta formazione, che sarà punto di riferimento del Mediterraneo.

Una cerimonia di grande rilevanza storica per il suo valore etico e culturale, che ha messo insieme le più alte cariche del mondo politico, istituzionale e imprenditoriale, fra cui Stanislao Di Piazza, Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Monsignor Antonino Raspanti, Vice Presidente Conferenza Episcopale Italiana e l’AD di Huawei, Thomas Miao, che si sono confrontati in un dibattito libero sui temi dello sviluppo e della tecnologia, coordinato dal giornalista Salvo Fallica.

“In questo processo di trasformazione – ha spiegato Simone Massaro – vogliamo diventare gli attori principali del cambiamento: per la prima volta, non subiamo la tecnologia, ma la creiamo, specie quella digitale, che ha il beneficio di raggiungere istantaneamente qualsiasi parte del mondo con un semplice ‘click’. È importante che i giovani vadano a studiare all’estero per raggiungere l’eccellenza, ma con il preciso scopo di rientrare qui nella nostra isola, per offrire il loro valore al tessuto socio-economico”.

Il fattore umano al centro del campus di Acireale che forgia le menti, dando dignità alla persona e valorizzandone le potenzialità, perché “Il modo migliore di prevedere il futuro, è crearlo”.

Un modello virtuoso di sviluppo che creerà nuovi posti di lavori, con l’assunzione di oltre 200 persone, per un totale di 450 risorse, con l’intento di progettare hardware e software con focus su energia, telecomunicazioni e trasporti.

“La cultura delle emigrazioni – ha commentato Monsignor Raspanti – è tipica delle isole. Questo è un dilemma. Costruire ponti non solo per andare, ma anche per tornare ed accogliere nuove intelligenze. Un’impresa deve attenzionare non solo il profitto economico, ma deve coinvolgere le persone ed ha valore se si assume la responsabilità sociale del territorio”.

Giordania, Francia, Marocco, India, Turchia, Germania e Stati Uniti, sono alcune delle Nazioni, con le quali collabora l’Hub, monitorando il ciclo di produzione di centrali elettriche ad energie rinnovabili. Nel corso del tempo BaxEnergy ha raggiunto un portfolio di monitoraggio di 100 GW di energia rinnovabile in oltre 20 nazioni e 5 continenti, controllando circa 50.000 dispositivi diversi ed elaborando un milione di segnali digitali differenti.

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