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Cosa vedere in provincia di Palermo

La provincia di Palermo custodisce luoghi unici con meraviglie naturalistiche e borghi ricchi di storia…

Palermo ed il territorio della sua città metropolitana sono luoghi ricchissimi di storia, di monumenti e di meraviglie naturalistiche. Tutta la provincia esprime una forte identità, costituita da un sovrapporsi di culture che hanno reso unica la sua storia millenaria.

Visitare la provincia di Palermo è come fare un viaggio nella storia dell’arte, entrare in un libro di storia e di arte a cielo aperto. In quest’area della Sicilia è possibile ammirare il susseguirsi di svariate civiltà del passato e stili artistici: Etruschi, Greci, Romani, Bizantino-Arabo-Normanni, Romanici, Gotico-Catalani,  Rinascimentali, Barocchi, Rococò, Neoclassici, Liberty, del Ventennio fascista.

Sono tanti i monumenti iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO appartenenti all’itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Monreale e Cefalù, per l’originale stile architettonico e artistico di eccezionale valore universale. Grandi opere, inoltre, sono custodite nei musei dell’area metropolitana.

La provincia di Palermo, e i suoi itinerari

La provincia ha tanto da offrire anche all’aria aperta: stupende spiagge, sabbiose, di ciottoli o di scogli, libere o attrezzate; un mare azzurro e cristallino; tanto sole e temperature piacevoli tutto l’anno; paesaggi e panorami mozzafiato; il Parco delle Madonie, con i suoi 4 borghi più belli d’Italia; 20 Riserve orientate; 4 Riserve integrali; 2 Aree marine; oltre 70mila ettari di parchi e riserva; la montagna e la località sciistica di Piano Battaglia; Pizzo Carbonara che, con i suoi 1979 m.s.l.m. ed il suo panorama che si estende dalla Sicilia occidentale alla Sicilia centrale, è la seconda vetta della Regione dopo l’Etna.

La provincia di Palermo è ricchissima di tradizioni: l’Opera dei Pupi, il teatro siciliano iscritto tra i Patrimoni Orali e Immateriali dell’Umanità dell’UNESCO; rievocazioni storiche; manifestazioni religiose spettacolari.

Tante anche le eccellenze enogastronomiche, oltre al famosissimo Street Food: la pasta con le sarde o con il nero di seppia, gli anelletti di pasta al forno, le sarde a beccafico, la caponata, la cassata, il cannolo.

Il Palermitano è uno scrigno di tesori naturali, artistici, culturali, archeologici, gastronomici, folkloristici e chi arriva qui se ne innamora. Questa provincia è una meta del turismo nazionale e internazionale grazie alle sue innumerevoli attrazioni: oltre a Palermo, tra le più belle e note città d’arte e cultura d’Italia ci sono Monreale e Cefalù.

In provincia di Palermo tappa imperdibile a Cefalù, comune del circuito Bella Sicilia

Un “must” di ogni viaggio in Sicilia è Cefalù, antico borgo di pescatori, piccola ed elegante cittadina sul mare e rinomato centro turistico internazionale per la sua splendida spiaggia ed i suoi gioielli artistico-monumentali. Seconda per presenze turistiche, forse, solo a Taormina, è la cittadina più pittoresca della Sicilia, con scenari da cartolina. Cefalù fa parte del Circuito Turistico Regionale Bella Sicilia.

Da non perdere il suo famoso Duomo, una delle cattedrali più belle del mondo, in stile romanico-normanno, con pietre dorate e le sue due torri campanarie non perfettamente simmetriche. Inserito nell’itinerario Arabo-Normanno, Patrimonio dell’umanità UNESCO, il tetto della sua navata centrale è di legno dipinto e costituisce un raro esempio di arte islamica in Sicilia. Mosaici dorati decorano l’abside, il transetto e le pareti adiacenti e culminano nel magnifico Cristo Pantocratore, in puro stile bizantino. Oltre a questo capolavoro, la passeggiata nel centro storico riserva tante piacevoli sorprese. Il suo caratteristico borgo medievale è pieno di negozietti, locali e affascinanti attrazioni, come il Lavatoio medievale, del 1500, il Museo Mandralisca, con il celebre “Ritratto di Uomo” di Antonello da Messina, l’Osterio Magno, probabile residenza, secondo la tradizione, di re Ruggero II e, di certo, dei Marchesi Ventimiglia, i numerosi edifici religiosi e palazzi nobiliari di interesse storico, i vicoli lastricati in pietra che conducono al porticciolo turistico e al bellissimo Lungomare, le Mura megalitiche, gli antichi bastioni da dove godere di una bella vista sul mare.

Dal centro urbano è possibile salire sull’iconica Rocca, dove vedere il Tempio di Diana, i ruderi del castello ed un panorama superbo che spazia da Capo d’Orlando, nel Messinese, fino a Palermo. Cefalù è uno dei borghi più belli della Sicilia, terra del mito, dalle antichissime origini mitologiche e leggendarie e splendida località balneare con strutture ricettive per ogni esigenza, spiagge attrezzate, itinerari culturali arricchiti da storia e natura che da sempre caratterizzano questi luoghi appartenenti al comprensorio del Parco delle Madonie.

Altri luoghi da visitare in provincia di Palermo

Sono molti i centri della provincia di Palermo in grado di stupire i visitatori. Oltre al famoso quartiere palermitano di Mondello, racchiuso tra Monte Pellegrino e la Riserva naturale di Capo Gallo, che fino ad un secolo fa era solo un borgo marinaro con una tonnara, sono diverse le zone balneari con magnifici litorali, ma altrettanto deliziosi sono i borghi rurali dell’entroterra, ricchi di storia, natura e tradizioni.

Il territorio della provincia di Palermo, che si trova nella parte nord occidentale della Sicilia, si estende per quasi 5.000 Km² e può essere suddiviso in cinque macro aree.

Dell’Alto Belice Corleonese fanno parte note località come Monreale, Piana degli Albanesi e Corleone con il suo famoso Bosco di Ficuzza.

Nella Costiera Occidentale Partenicense, ad ovest della città Palermo, si trovano luoghi con spiagge favolose, come Balestrate, Terrasini, Cinisi, Carini, Isola delle Femmine e altri importanti centri. Appartiene a quest’area anche l’isola di Ustica, “l’isola dei sub”, “la perla nera del Mediterraneo”, dove sono state istituite una Riserva Naturale ed un’Area Marina Protetta.

La Costiera Orientale Termitana comprende importanti comuni come Palermo, Cefalù, Termini Imerese, Misilmeri e diverse altre località turistiche, tra cui Altavilla Milicia, Campofelice di Roccella, Lascari, Trabia, Santa Flavia con il borgo marinaro di Porticello e Capo Zafferano, il delizioso borgo medievale di Caccamo, l’incantevole area archeologica di Solunto, Bagheria con le sue antiche ville e i palazzi nobiliari, le imponenti e lussuose dimore dell’aristocrazia palermitana di un tempo, in stile gotico, barocco o neoclassico. Arte, storia ed eleganza contraddistinguono Bagheria, città dall’aspetto signorile, scelta da Giuseppe Tornatore come set cinematografico per film come Baaria e Nuovo Cinema Paradiso, ma anche territorio di bellezze naturali, come la frazione marinara di Aspra, Capo Mongerbino, l’Arco Azzurro e Monte Catalfano.

In provincia di Palermo l’area del Lercarese Sicano

L’area del Lercarese Sicano, nell’entroterra del Palermitano, è conosciuta soprattutto per alcuni prodotti tipici del luogo e per la civiltà mineraria che ha provocato, accanto a tristi eventi, anche sviluppo economico e culturale. Oggi si cerca di salvaguardare e custodire le ultime testimonianze di tale civiltà e nel 1993 è stato istituito il Parco Archeologico Industriale della Zolfara di Lercara Friddi, un altro comune del Circuito Bella Sicilia.

Oltre ad essere stata un importantissimo centro solfifero fino agli anni ’40, la cittadina di Lercara Friddi ha diversi elementi d’interesse da scoprire: non solo il Parco Archeologico Industriale della Zolfara, ma anche il Museo etno-antropologico, diversi edifici religiosi, come la Chiesa Madre con la sua cripta ed i suoi marmi preziosi, il Museo civico, quello dei pupi in costume e Villa Rose, dell’ottocento, in perfetto stile britannico. Il borgo del palermitano ha dato i natali ai nonni paterni di Frank Sinatra. Per ricordare lo stretto legame con il celebre artista americano è stato allestito un museo.

Roccapalumba e il suoi Fichi d’India

Quest’area del Palermitano è ricca di boschi ed è qui che si trova anche una produzione di grande qualità di Fico d’India, nel territorio di Roccapalumba, un altro comune del Circuito Bella Sicilia. In questo paesino, che si trova ai piedi di una grande e suggestiva rocca di tipo dolomitico, si respira un’atmosfera d’altri tempi e l’ambiente urbano ed i suoi ritmi di vita sono a misura d’uomo. Qui è possibile trascorrere giornate di vero relax, in una dimensione lontana dai ritmi frenetici della modernità e si possono conoscere meglio i luoghi visitando la Chiesa Madre, la Chiesa della Madonna della Luce, il Museo del Territorio, l’Abbeveratoio, le Tombe rupestri, il Mulino ad acqua e l’Osservatorio di Pizzo Sauro con Planetario.

Tra gli altri comuni della stessa area è interessante anche Vicari, che sorge nel Val di Mazzara e nel tempo ha assunto un ruolo storico e culturale di notevole importanza. Arroccato sulla sommità di monte Sant’Angelo e ai piedi dell’imponente Castello normanno, il paese ha origini molto antiche. Sono da vedere diverse chiese, i ruderi del Castello, il Deposito Mussale, la Mostra Etno-antropologica permanente «Arti e Mestieri», la Cuba Araba, che in passato fungeva da cisterna, e, durante la Settimana Santa, i viaggi delle confraternite Santa Rosalia e San Michele Arcangelo.

Le Madonie, tra natura e borghi da scoprire in provincia di Palermo

Un altro territorio estremamente interessante è l’area delle Madonie. I suoi comuni sono stati a lungo dominati dai musulmani e poi suddivisi in contee. Tra i signori dell’area spicca la nobile famiglia dei Ventimiglia, signori della Contea di Geraci, ai quali si devono le origini di Castelbuono, dove nel XIV secolo decisero di costruire il bellissimo castello esistente ancora oggi. Seguirono la dominazione normanna e le origini, nel XV e nel XVI secolo, degli altri centri madoniti. Questo territorio, fatto di rilievi collinari e montuosi, possiede tante aree verdi e boschive e ricchezze naturalistiche che fanno parte del Parco Regionale delle Madonie.

Tra i comuni più affascinanti c’è quello di Bompietro, un piccolo paese la cui economia si basa principalmente sull’agricoltura, un idilliaco centro immerso nel verde, un angolo incontaminato in grado di trasmettere sensazioni suggestive e con una forte vocazione per l’agriturismo. Da visitare ci sono la Chiesa Madre e il Palazzo Gangi, ma è molto piacevole passeggiare a piedi per le stradine del paese, entrare in una casetta annerita dal fumo, dove si scalda il latte per fare il formaggio come in passato, assistere alla mungitura della sera e lasciarsi inebriare dall’odore dei canestrini traboccanti di ricotta calda.

In provincia di Palermo alcuni dei borghi più belli d’Italia

Storia e leggenda si intrecciano sulle origini di uno splendido borgo che, come un presepe, è adagiato sul versante sud-occidentale delle Madonie: Gangi (nella foto di copertina). La sua ricca e lunga storia ha lasciato tanti bellissimi monumenti e tradizioni. Da non perdere la Chiesa Madre, alla quale è affiancata la possente Torre dei Ventimiglia, adattata a campanile, Palazzo Buongiorno, il Museo civico, diversi altri importanti edifici religiosi, il Santuario dello Spirito Santo, l’ex Convento dei Benedettini, gli interessanti musei, la famosa Sagra della Spiga e la Festa dei Burgisi, due antiche feste propiziatorie dedicate alla dea Cerere, “madre del grano”, il Presepe vivente e la rievocazione dedicata alla vita di San Francesco d’Assisi e, poi, la natura con Monte Zimmara e Monte San Calogero. Gangi è davvero un piccolo gioiello incastonato nelle Madonie.

Ad oltre 1.000 m.s.l.m. c’è un altro luogo in grado di stupire il visitatore, Geraci Siculo, che vanta un passato nobile, antichissimo e di grande potenza. Suggestivi i grandiosi ruderi del Castello del 1072 e la gotica Cappella di Sant’Anna posti a picco su una roccia. Da visitare anche la Chiesa Madre, ricca di opere d’arte, la Chiesa di Santa Maria La Porta, i musei, lo spettacolare Salto dei Ventimiglia, la manifestazione storico-folkloristica “Giostra dei Ventimiglia”, i querceti sempreverdi e le strade strette, i vicoli ed i cortili di un centro urbano che si è conservato nei secoli ed è oggi uno dei più belli d’Italia.

Da visitare le due Petralie in provincia di Palermo

A quota 1.147 m, nelle Madonie, in una splendida posizione sopra uno sperone roccioso, si trova Petralìa Soprana, il comune più alto della provincia di Palermo, nobilissimo per storia e tradizioni, una perla da non perdere, dominato da due chiese: la Chiesa Madre, ricca di opere d’arte, e la Chiesa di Santa Maria di Loreto, con la sua elegante facciata. Importanti anche gli altri edifici religiosi, i ruderi dell’Acquedotto romano, la barocca Villa Sgadari, una delle più belle residenze suburbane delle Madonie, e la miniera di salgemma, il prezioso sito geologico dentro il quale si trova anche il Museo di Arte Contemporanea Sotto Sale (MACSS) che, con le sue sculture di salgemma, è un caso unico al mondo di museo dentro una miniera attiva. Il paese è, inoltre, un ottimo punto di partenza per escursioni tra i sentieri e i boschi del Parco delle Madonie. Tra le sue manifestazioni più interessanti vi sono la Sagra del salgemma, il Matrimonio baronale con il coreografico Ballo della Cordella e la Giostra degli Stendardieri. Per vivere al meglio Petralìa Soprana, bisogna anche visitare le 32 borgate nelle quali sono distribuiti molti dei suoi abitanti: questi piccoli borghi, organizzati come vere e proprie comunità autonome, raccontano la storia unica del comune madonita e la sua apertura ai cambiamenti sociali e culturali, la sua voglia di fare, la sua intensa attività associazionistica.

Ai piedi della “sorella” Soprana si trova Petralìa Sottana, pittoresca cittadina adagiata su uno sperone roccioso, tra i borghi d’Italia più belli e anche più accoglienti, perfetta da visitare in tutte le stagioni e per chi vuole uscire dai circuiti del turismo di massa. Tanti i luoghi da visitare: i musei, le chiese, come la Chiesa Madre dell’Assunta con numerose opere d’arte, la Grotta preistorica del Vecchiuzzo, il Sentiero Geologico urbano, la casa più piccola del mondo, i percorsi dentro il Parco delle Madonie. Tra gli eventi a cui assistere ci sono la Festa dei Sapori Madoniti d’autunno, il Corteo nuziale e il Ballo della Cordella, romantica rievocazione del tradizionale sposalizio contadino, il Raduno Internazionale del Folklore.

Altri borghi da scoprire in provincia di Palermo

Sul versante settentrionale delle Madonie c’è Isnello, un centro che affonda le sue radici lontano nel tempo, definito da Carlo Levi “paese antichissimo e perciò pieno di profonda nobiltà”, adagiato in una vallata, in una lussureggiane cornice naturale, dominato dalla possente mole della Montagna Grande e dall’antico castello bizantino. Oltre ai ruderi di quest’ultimo, sono da vedere le sue importanti chiese, tra cui la Chiesa Madre, le numerosissime grotte presenti nella zona compresa tra Isnello e Gratteri, come l’Abisso del Vento, ricca di laghetti sotterranei, le sue caratteristiche sagre e l’importantissimo e magico Osservatorio Astronomico.

Fa parte delle Madonie anche il comune di Pollina, il cui centro cittadino, sviluppatosi nel Medioevo intorno al Castello dei Ventimiglia, su un rilievo roccioso ad oltre 750 m.s.l.m. e a breve distanza dalla costa, stretto tra cielo, mare e terra, è un puro spettacolo per gli occhi. Fa parte di Pollina anche la frazione rivierasca di Finale, sviluppatasi attorno ad una torre di avvistamento: luogo di delizie, dove villeggiare e godere del mare e di una vista che spazia da Cefalù a Capo D’Orlando, è anche sede della villa dei Ventimiglia.

Tra gli altri comuni che appartengono all’area delle Madonie c’è San Mauro Castelverde, un piccolo borgo di stampo medievale con radici antichissime ed un notevole patrimonio monumentale e artistico. Posizionato sull’omonimo monte, al confine con il Parco dei Nebrodi, è l’unico comune italiano situato ad oltre 1000 metri di altitudine che ha anche lo sbocco sul mare. Il paese montano è anche base perfetta per escursioni naturalistiche, ad esempio alle vicine Gole del fiume Pollina, le Gole di Tiberio, o alla scoperta del grande patrimonio boschivo, che è tra i Siti di Interesse Comunitario (SIC). Per chi vuole provare un’emozione unica c’è la zip line. Riproduzione riservata

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