Il Castello medievale di Caccamo

Sulla cima di una grande rupe che domina la splendida vallata formata dal fiume San Leonardo, si erge il maestoso maniero. Continua a leggere…


Il Castello medievale di Caccamo – sito culturale di proprietà della Regione Siciliana – è una delle mete imperdibili per chi visita le Madonie. Il maniero è una costruzione difensiva di Caccamo, uno dei più grandi e meglio conservati tra i castelli normanni in Sicilia e in Italia.

Il sito ove sorge il Castello, per la particolare posizione strategica, in origine era probabilmente occupato da una fortezza o torre d’avvistamento di matrice araba. Le strutture in stile normanno sono conferite da Matteo Bonello, signore di Caccamo, nel XII secolo in seguito alla riconquista dell’isola. Nel XIV secolo i rappresentanti della potente famiglia dei Chiaramonte, a partire da Manfredi I Chiaramonte, apportano radicali modifiche al complesso. Stratificazioni di ulteriori interventi strutturali minori si susseguiranno fino al XVII secolo.

Nel 1646 la famiglia Amato acquistò la baronia di Caccamo, elevata dal re Filippo IV di Spagna (Filippo III di Sicilia) a ducato, possesso durato fino al 1813, periodo durante il quale sono eseguiti pesanti interventi che sconvolgeranno il primitivo impianto chiaramontano, con una serie di ristrutturazioni che cancelleranno le strutture medievali, convertendo di fatto il castello in palazzo signorile, arricchito da una serie di saloni con interessanti soffitti lignei dipinti e fregi affrescati. La costruzione raggiunge la massima estensione, perdendo le peculiarità strategica che aveva fino ad allora rivestito.

Dopo il 1813 la famiglia De Spuches, principi di Galati, sono i nuovi proprietari, assumono il titolo di duchi di Caccamo. I componenti della casata col possesso operano un drastico restauro stilistico, il castello diviene una grande struttura costruita in pietra bianca arroccata sullo sperone roccioso, ha uno sviluppo con pianta irregolare, possenti mura con merli a coda di rondine, bifore in stile medievale, torri, fossato e un cortile. L’interno è costituito da un dedalo di stanze e scale alla stregua di una dimora reale.

Nel 1823 un terremoto abbatte la Torre Mastra. Primo evento infausto di un progressivo processo di decadimento che, nonostante l’impegno dei De Spuches, sfocerà in una serie di crolli che coinvolgeranno l’intero impianto. Negli anni ‘60 la dimora è stata acquistata dalla Regione Siciliana.

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