Un Museo in una miniera di salgemma
Il sale diventa a Petralia Soprana con il primo museo al mondo dentro una miniera di salgemma attiva…
Se stai cercando un’esperienza unica nel suo genere, non puoi perderti il Museo di Arte Contemporanea SottoSale (MACSS) a Petralia Soprana, in uno dei borghi del circuito turistico Bella Sicilia. Questo straordinario museo rappresenta il primo al mondo di arte contemporanea all’interno di una miniera di salgemma attiva. Un patrimonio geologico e artistico di rara bellezza sulle montagne delle Madonie.
La miniera di sale nella frazione di Raffo
Situata nella frazione di Raffo, a pochi chilometri dal centro storico del bellissimo borgo di Petralia Soprana, in provincia di Palermo, la miniera di Sale si estende per circa 80 km di gallerie, formatesi sei milioni di anni fa. Questo giacimento di salgemma purissimo, tra i più ricchi d’Europa, è stato sfruttato fin dall’antichità con tecniche artigianali e, dal 1972, con metodi industriali. La miniera, tra i giacimenti più ricchi d’Europa, è gestita dal gruppo Italkali che ha concesso una parte dell’area dismessa all’associazione SottoSale. Nasce così il progetto di realizzare un Museo in una miniera di salgemma attiva.
Il MACSS, Museo di Arte Contemporanea
All’interno di questa miniera attiva, il MACSS ospita sculture di salgemma realizzate da artisti di tutto il mondo durante le biennali organizzate nell’area esterna del sito. Le opere, create con blocchi di salgemma vengono successivamente collocate in alcune gallerie dismesse, dove il clima asciutto e privo di umidità le preserva nel tempo. Il percorso di circa 400 metri, arricchito da spiegazioni geologiche fornite dai volontari dell’associazione SottoSale, permette di scoprire la storia geologica della Sicilia attraverso un’esperienza immersiva tra arte e natura.
Le quattro sezioni del museo
In Sicilia puoi visitare un Museo in una miniera di salgemma attiva. Un’esperienza da vivere a Petralia Soprana, il comune più alto della provincia di Palermo. Il MACSS si compone di quattro aree sezioni:
- La galleria della scienza che racconta la formazione della miniera di sale
- La cappella di Santa Barbara con la statua e l’altare di sale
- I reperti di archeologia industriale che raccontano l’evoluzione delle tecniche di estrazione del sale
- L’esposizione di sculture di salgemma di varie dimensioni e forme realizzate da vari artisti.
Santa Barbara patrona dei minatori
Santa Barbara è una delle sante più venerate nel mondo dei minatori e delle persone che lavorano in ambienti pericolosi. La sua figura è strettamente legata alla protezione e alla sicurezza di chi lavora sotto terra, in particolare nelle miniere di sale, carbone, metalli e altri materiali.
Secondo la tradizione, Santa Barbara nacque nel III secolo in Asia Minore e divenne presto simbolo di coraggio e fede. La leggenda narra che, dopo aver subito persecuzioni a causa della sua fede cristiana, Santa Barbara fu martirizzata e uccisa il 4 dicembre del 306. In questa data si celebra la festa dedicata alla Santa.
Modalità di visita del museo
La visita si svolge con l’uso di caschetti di sicurezza forniti in loco. Si consiglia di indossare scarpe comode. È necessario sottoscrivere una liberatoria prima dell’ingresso. I minori di 12 anni non possono entrare, ma sono previsti laboratori del sale per i più piccoli durante la visita dei genitori. La visita include una spiegazione geologica multimediale e l’assistenza di operatori specializzati. All’interno del museo i segnali di telefonia mobile non sono ricevibili. Il museo apre in date straordinarie comunicate dall’associazione SottoSale. L’accesso alla zona produttiva della miniera è vietato, in quanto l’area è ancora attiva e operativa.
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