I limoni siciliani sono tra i più buoni al mondo

Il limone ha tante proprietà e quelli siciliani sono tra i più buoni al mondo…

Il limone è certamente uno dei simboli dell’agricoltura siciliana. Questo agrume, coltivato da secoli nella terra del sole è anche uno dei più buoni al mondo. Chi vive in Sicilia conosce bene questo frutto che colora i campi situati nelle zone costiere e nelle colline dell’Isola. In passato era facile vedere grandissimi agrumeti. Purtroppo negli ultimi decenni molte coltivazioni sono state abbandonate perché il limone e gli altri agrumi hanno ha perso la competitività sul mercato a causa dell’importazione di prodotti meno costosi. Ciò a discapito della qualità e dell’economia del territorio. Il limone Siciliano è infatti tra i più buoni al mondo.

Il limone fu coltivato sull’Isola a partire dal X secolo, prima del resto d’Europa. Il limone (Citrus limon) è un ibrido ottenuto dall’incrocio tra il cedro e il pomelo.

La coltivazione intensiva di questo agrume avvenne nei secoli successivi e in particolare si sviluppò nel territorio siracusano grazie ai Padri Gesuiti che erano degli esperti coltivatori.

Dal succo di limone vivevano estratte l’agrocotto, il citrato di calcio e l’acido citrico.

Limoni, le varietà più diffuse in Sicilia

Le due varietà di limoni più diffuse in Sicilia sono il Femminello Siracusano e l’Interdonato di Messina. Quest’ultimi derivano da un clone di cedro ed uno di limone e sono principalmente diffusi nell’area ionica e tirrenica della provincia di Messina. Il nome di questa varietà deriva da Giovanni Interdonato, Colonnello Garibaldino siciliano che ottenne tale ibrido dopo numerosi innesti effettuati sulle proprie piante. La forma è ellittica ed allungata, la scorza è poco rugosa e ha un peso che si aggira tra 80 e 350 gr. Questo limone è molto precoce e la sua raccolta avviene tra settembre fino al periodo primaverile.

Il limone Femminello Siracusano, coltivato prevalentemente nella provincia di Siracusa, possiede innumerevoli proprietà organolettiche, con buccia omogenea, di media grandezza, estremamente profumato e ha, generalmente, il 30% di più di succo rispetto agli altri limoni. Per le sue proprietà organolettiche è considerato una delle varietà più pregiate al mondo. Questo agrume , con pochi semi, e dal colore che va dal verde al giallo, possiede un alto contenuto di vitamina C e di acido citrico, indispensabili per il buon funzionamento del nostro organismo.

C’è una varietà di limone che cresce con pochissima acqua

Tra le varietà di limoni presenti in Sicilia citiamo quello presente net territorio di Pettineo e Tusa, chiamato “in Seccagno”. Ha una particolare fragranza e caratteristiche organolettiche uniche. Viene definito in Seccagno perché la sua coltivazione non richiede molta acqua come per gli altri agrumi e questa caratteristica gli permette di avere una durata nel tempo superiore. Proprio per questo in passato veniva molto richiesto per essere esportato all’estero. Ogni anno l’amministrazione comunale di Pettineo organizza una sagra per la valorizzazione di questo prodotto. Da provare assolutamente è la granita prodotta dalle attività locali con il limone in Seccagno.

Limoni, non solo buoni da mangiare

Per l’alta qualità degli oli essenziali questo frutto è anche molto ricercato da case di profumi e cosmesi.

Con il limone potete preparare tanti dolci oppure una gustosissima granita da consumare in particolare in primavera o in estate.

Il limone viene anche utilizzato per produrre liquori come il limoncello e la gustosissima crema di limoncello. Servono pochissimi ingredienti e pochi passaggi. Provate!

Per conoscere le proprietà di questo eccezionale agrume potete visitare il sito medicinanotizie.it oppure clicca qui …

Insomma il limone siciliano è una delle eccellenze dell’Isola e va valorizzato con il recupero degli agrumeti e la trasformazione in loco del prodotto.

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