Il cannolo è il dolce più famoso della Sicilia

Il dolce più famoso della Sicilia è sicuramente il cannolo. Continua a leggere…

Il “cannolo siciliano” è sicuramente il dolce più conosciuto della Sicilia. La sua origine del cannolo si colloca a Caltanissetta in tempi lontanissimi. Ai tempi degli emiri saraceni sul territorio di Caltanissetta vi erano innumerevoli harem. Difatti, il nome della città deriva da “Qalc’at al-Nissa” che in arabo significa “Castello delle donne”.

Leggenda vuole che siano state proprio le concubine ad inventare di questa preziosa ricetta nonché la forma di questo dolce che doveva scherzosamente imitare le doti del loro sultano. Durante gli anni i maestri pasticcieri siciliani con maestria hanno modificato qualche ingrediente e creato, delle squisite varianti della crema.

Il cannolo in Sicilia

A Palermo per esempio si predilige l’uso della ricotta di pecora, mentre nel ragusano e nel messinese è possibile trovare pasticcerie che usano la ricotta con latte di mucca e in alcuni casi anche di capra. Tuttavia l’intenzione di cogliere i gusti più ampi possibili ha determinato varianti sostanziali della crema al punto di creare l’alternativa con creme al latte bianca, nera e anche al pistacchio.

Per parlare di cannolo siciliano Michele Isgrò è andato a Campogrande di Tripi (ME) nella nota Pasticceria Cautela, insieme alla Psicologa Dott.ssa Laura Sottile e alla Nutrizionista Dott.ssa Marilia Imbesi che con il Pasticciere Antonio Cautela hanno svelato non solo gli ingredienti di questo dolce ma anche caratteristiche legate al benessere psichico e ai valori nutrizionali.

Nella foto da sx Nutrizionista Marilia Imbesi, Psicologa Laura Sottile, Michele Isgrò, Pasticciere Antonio Cautela
Pasticceria Cautela – Campogrande di Tripi (ME)

Le ipotesi sul nome del cannolo

Il nome cannolo deriva da due possibili ipotesi, la prima è legata all’uso delle canne che venivano utilizzate come supporto per dare la forma alla pasta che dopo il processo di frittura diventa la scorza esterna. La seconda ipotesi potrebbe essere legata al termine dialettale “cannolo” inteso come fontanella, secondo alcune fonti infatti l’originario scherzo poteva essere quello di sostituire l’acqua del cannolo con la crema di ricotta.

Durante l’incontro il Pasticciere Antonio Cautela ha spiegato come creare la crema: per ogni chilo di ricotta si aggiungono trecento grammi di zucchero semolato ed essenze di vaniglia e cannella. Si impasta il tutto con il frullatore e poi si setaccia lasciandola riposare brevemente. A questo punto possiamo riempire le scorze “buccia del cannolo” e guarnire il dolce con granella di pistacchio o frutta candita, per completare il tutto con una spolverata di zucchero a velo.

Cannolo e benessere

La Psicologa Dott.ssa Laura Sottile ha spiegato come i dolci attivino a livello cerebrale il “sistema di ricompensa”, che si occupa di individuare gli stimoli per la sopravvivenza ed il benessere. Il motore di questo sistema è una sostanza chimica: la dopamina, neurotrasmettitore deputato alla motivazione dell’individuo, che tende ad aumentare quando viene ottenuta la ricompensa; in questo caso, mangiare il dolce desiderato e godere del suo gusto gradevole. Il sistema di ricompensa, quindi, ha la funzione di guidare il comportamento verso la ricerca di questi stimoli per riceverne la ricompensa.

Senz’altro un buon cannolo può determinare l’aumento dei livelli di dopamina, agendo in maniera funzionale anche sull’umore e sulle prestazioni quotidiane. Il sistema cerebrale, difatti, ha bisogno di zuccheri per reintegrare le energie.

Gli aspetti nutrizionali del cannolo

Se a livello di umore possiamo trarre benefici, quali informazioni possiamo ottenere dal punto di vista nutrizionale?
La Nutrizionista Dott.ssa Marilia Imbesi ha esposto come per 85g di prodotto siano presenti circa 220 calorie, delle quali il 46% e 40% rispettivamente sono caratterizzate da carboidrati e grassi, mentre il 14% dalle proteine.

In realtà, la ricotta è annoverata tra gli ingredienti ipocalorici, quindi viene introdotta nelle diete seguite da chi ha la necessità di perdere peso. L’aggiunta, però, di zucchero e l’utilizzo di burro e olio o strutto per friggere la scorza, non fanno altro che incrementare il potere calorico. Tali ingredienti rendono questo dolce inadatto per chi soffre di diabete, ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia o intolleranze a glutine e lattosio o allergie alle proteine del latte.

Tuttavia, una dieta non dev’essere fatta di rinunce, pertanto un peccato di gola può essere fatto ogni tanto purché accompagnato da un po’ di attività fisica come una passeggiata o una pedalata in bicicletta o ancora una corsa leggera. Attività aerobiche che aiutano a smaltire sia gli zuccheri che i grassi assunti.

Il cannolo è un dolce particolare sia per l’originalità della sua creazione, sia perché ci conferisce la paternità e l’esclusività regionale. Bisogna venire in Sicilia se si vuole gustare il vero cannolo siciliano.

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