4 tartarughe caretta caretta riprendono la via del mare
Rilasciate nel mare di Capo d’Orlando alla presenza di giovani alunni. Continua a leggere…
Lezione speciale per una rappresentanza dell’Istituto Comprensivo n. 2 di Capo d’Orlando. Gli alunni hanno vissuto una bellissima esperienza direttamente a contatto con l’ambiente e con il mare.
I giovanissimi studenti delle classi quinte hanno potuto assistere al rilascio, da parte del personale della Guardia Costiera e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Palermo, di quattro esemplari di tartaruga “caretta caretta”, specie marina protetta in conformità alla Direttiva comunitaria “HABITAT”, in materia di conservazione degli habitat naturali e semi-naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche.
Delicato ed importante percorso riabilitativo
A seguito di un delicato ed importante percorso riabilitativo condotto dall’Istituto Zooprofilattico, i quattro esemplari di testuggine sono stati avviati presso il Marina di Capo d’Orlando per essere liberati nel mare antistante località San Gregorio, rinomato e storico borgo marinaro della cittadina orlandina.La Guardia Costiera, nell’ambito della Campagna nazionale ambientale #PlasticFreeGC, ha illustrato ad i giovani studenti le norme di buona condotta da adottare a terra ed in mare per non arrecare danno alle tartarughe ed in generale alle specie marine protette, invitando a segnalarne la presenza alla Guardia Costiera più vicina tramite il numero blu 1530.Sono state affrontate, inoltre, le principali cause d’inquinamento che possono danneggiare tali specie, in particolare legate ad interferenze con attività di pesca, principalmente dovute a reti e ad ami del tipo palamiti rinvenuti insieme a matasse di nylon nella cavità boccale o nell’apparato digerente, all’ingestione di corpi estranei quali plastiche monouso scambiate per meduse che sono alla base della loro catena alimentare ed a traumi o ferite derivanti dall’impatto con imbarcazioni a motore.
Tra i quattro esemplari rilasciati, presente anche la tartaruga rinvenuta nel corso dello scorso mese di agosto in località Torre del Lauro del Comune di Caronia (ME), che dopo quasi due mesi di cure ricevute ha potuto riprendere la propria “navigazione” nelle acque blu del Mar Tirreno meridionale.L’attività, coordinata dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Agata Militello, si prefigge l’obiettivo di sensibilizzare le classi sociali più giovani del territorio nebroideo per favorire lo sviluppo di nuove forme di cultura e di coscienza ambientali, al fine di poter salvaguardare e tramandare alle future generazioni i nostri preziosi quanto fragili ecosistemi marini e costieri.
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