Il vulcano Stromboli in attività. Inferno di fuoco sull’Isola
La caduta di lapilli ha provocato numerosi incendi nella zona dei canneti. Alcuni turisti per paura si sono lanciati in mare
Quella appena trascorsa sull’isola di Stromboli è stata una notte relativamente tranquilla. Dopo le esplosioni di ieri il vulcano sembra essersi calmato e la sua attività è ritornata ad essere regolare. Nelle scorse ore ci sono stati dei terremoti di piccola energia, sotto magnitudo 2, probabilmente come effetto dell’assestamento.
Il bilancio del terribile pomeriggio di ieri, quando il vulcano ha fatto registrare violente esplosioni dal cratere, è però pesante: un morto e un ferito. Le due violente esplosioni delle 16:46 di ieri hanno provocato la morte di Massimo Imbesi, 35 enne di Milazzo. Il giovane, in compagnia di un amico, stava facendo un’escursione a Punta dei Corvi, un sentiero libero di Ginostra. Improvvisamente sono rimasti coinvolti nelle violente esplosioni del vulcano che hanno trasformato parte dell’isola in un inferno di fuoco. Il 35enne è morto mentre il suo amico è rimasto illeso. Altri due escursionisti sono rimasti feriti dalle pietre scagliate in aria dalle due esplosioni dal cratere del vulcano.
Sull’isola per tutto il pomeriggio hanno operato diverse squadre della protezione civile e dei vigili del fuoco con elicotteri giunti anche da Salerno e da Catania. La caduta di lapilli ha infatti provocato numerosi incendi nella zona dei canneti. Alcuni turisti per paura si sono lanciati in mare. Numerose le persone evacuate dall’isola. Con tre aliscafi straordinari sono state trasportate a Lipari e a Milazzo una settantina di persone, tra isolani e turisti, che volevano lasciare Ginostra. Altri quattro mezzi sono rimasti in allerta tutta la notte tra Salina e Lipari per eventuali emergenza. La zona maggiormente colpita è stata la piccola frazione di Ginostra. Dopo un pomeriggio infernale la notte è trascorsa relativamente tranquilla. Il vulcano resta naturalmente sotto osservazione. I sismografi hanno registrato terremoti di piccola energia probabilmente come effetto dell’assestamento del vulcano. L’isola questa mattina si è presentata coperta da vari detriti in particolare pomice nera. Sono rimasti attivi ancora dei piccoli focolai, ma anche la situazione incendi appare sotto controllo.
Le esplosioni di ieri erano state precedute, appena qualche giorno fa, da una forte esplosione definita “maggiore” che aveva interessato l’area centro-sud» della terrazza craterica del vulcano. Lo Stromboli non è nuovo a episodi del genere. Ricordiamo che è uno dei vulcani più attivi al mondo ed è stato quasi continuamente in eruzione dal 1932. In ordine di tempo l’ultima esplosione definita “maggiore” si era verificata il 18 agosto dello scorso anno. Le eruzioni regalano uno spettacolo ai turisti provenienti da ogni parte del mondo per ammirare di notte anche a lunghe distanze il rosso della Sciara del fuoco e le micro esplosioni. Famose sono le sue spettacolari eruzioni di fontane di roccia fusa dal suo cratere centrale. Eruzioni caratteristiche che i geologi chiamano “eruzione stromboliana”.
Come il vulcano Etna, lo Stromboli rappresenta una parte dell’arco vulcanico calabro e quindi entrami sono associati alla subduzione della placca africana sotto la placca tettonica eurasiatica.La sua attività è stata registrata dagli storici per oltre 1000 anni. Tra le più violente della storia recente vi sono quelle del 1907 e del 1930. Ma le prime eruzioni iniziarono circa 200.000 anni fa e formarono l’ormai eroso vulcano Strombolicchio. Segui gli aggiornamenti anche su OndaTv e sul gruppo di Comunicare24






