Il saluto tra l’Annunziata e San Giuseppe nel borgo di Alcara Li Fusi
Nel suggestivo borgo di Alcara Li Fusi, il 19 e il 25 marzo si rinnova una tradizione che affonda le radici nel cuore della comunità: l’incontro tra l’Annunziata e San Giuseppe. Questo evento, caratterizzato dal suggestivo “inchino”, segna l’apertura del corteo processionale che si snoda tra le vie del paese, coinvolgendo fedeli e visitatori in un’atmosfera di profonda devozione.
L’antico gruppo statuario cinquecentesco dell’Annunciazione, splendidamente adagiato su un artistico fercolo, esce dalla chiesetta dell’Annunziata e inizia il suo percorso attraverso le strette viuzze dell’antico quartiere Motta. Un momento particolarmente emozionante si verifica poco dopo l’uscita dalla chiesetta, quando, dal balconcino di un’abitazione privata, viene collocata la statuetta del “Padreterno” sulla cupola della vara, un gesto che incarna la tradizione e la fede della comunità.
Al termine del percorso processionale, San Giuseppe accompagna l’Annunziata nel quartiere medievale di Motta, per far ritorno alla chiesetta, passando nuovamente dall’abitazione della famiglia che custodirà la statuetta del “Padreterno” fino alla prossima Festa dell’8 settembre. Questo passaggio rappresenta un momento di continuità e di legame con le tradizioni locali.
Giunti sul sagrato, avvengono gli “inchini” di saluto tra l’Annunziata e San Giuseppe, un gesto che segna la conclusione dei festeggiamenti e che è accolto dagli applausi dei fedeli e dal suono festoso dei mortaretti. Questi momenti di celebrazione sono preceduti dalla caratteristica Novena, che apre ufficialmente i festeggiamenti e prepara la comunità a vivere intensamente questa tradizione.
L’incontro tra l’Annunziata e San Giuseppe non è solo un evento religioso, ma un momento di condivisione e di identità per gli abitanti di Alcara Li Fusi, che si ritrovano uniti nella fede e nella cultura, celebrando insieme la bellezza delle loro tradizioni.






