A Messina nasce l’Oasi delle api

Il progetto è dedicato alla salvaguardia dell’ambiente ed in particolar modo delle api …

È stata inaugurata in occasione della giornata mondiale delle api, presso
l’azienda Faro Nero di Messina, l’Oasi delle api. Il progetto promossodel Soroptimist Club Messina, nell’ambito delle celebrazioni del centenario della nascita del club, è dedicato alla salvaguardia dell’ambiente ed in particolar modo delle api.

In Italia, e nel mondo, le famiglie di api sono in declino a causa di una serie di fattori ambientali (cambiamenti climatici), di problemi causati dall’uomo (uso intensivo di pesticidi), di malattie e di parassiti tra i quali Aethinia Tumida (trovato per la prima volta in Italia nel 2014). Quindi ogni anno, le colonie di api si trovano ad affrontare molte sfide.
Grazie alla tenacia delle Soroptimiste si è proceduto all’acquisto di 2 arnie con sciame e all’individuazione di un terreno e un’apicoltrice che potesse garantirne la cura. È stata così individuata l’azienda agricola Faro Nero di Messina e la dottoressa Leonarda Giacobbe, veterinaria e apicoltrice.
Il Soroptimist club Messina ha così contribuito con un gesto concreto alla tutela dell’ambiente sostenendo l’imprenditoria femminile con la consapevolezza che un mondo senza l’aiuto delle api potrebbe impoverirsi in breve tempo!

L’Oasi delle api per la salvaguardia dell’ambiente

L’oasi delle api vuole infatti divenire un’area di recupero dell’ambiente naturale, un luogo in cui imparare che la cura della natura da parte di tutti è la misura del futuro dell’uomo, perché un’oasi può esser scambiata anche per un miraggio, ma tante oasi insieme disegnano un percorso sicuro.
L’obiettivo è dunque quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e contribuire alla tutela delle api perché garantiscono la salubrità dell’ambiente e salvaguardano la biodiversità.
Nella Giornata mondiale delle api 2021 dobbiamo inoltre ricordare che oltre il 75% delle colture alimentari mondiali dipendono in una certa misura dall’impollinazione per resa e qualità e l’assenza
di api e di altri impollinatori eliminerebbe la produzione di caffè, mele, mandorle, pomodori, cacao, zucche, fragole, solo per citare alcune delle colture che si basano sull’impollinazione.

Per le Soroptimiste è stata l’occasione per scoprire da vicino il fantastico mondo delle api grazie anche al contributo di Michele Badolato, esperto apicoltore. Foto di repertorio

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