La “cuddura di centu ova” tradizione Pasquale di Forza D’Agrò

Sono tanti i dolci della tradizione siciliana. A Forza d’Agrò si prepara la “cuddura di centu ova”…

Le vetrine delle pasticcerie in Sicilia, durante la Quaresima, si riempiono di prelibatissimi e gustosi dolci: dai “tronchi” agli “agnelli di zucchero”, dalle “colombe pasquali” alle “uova di Pasqua”, tutti guarniti con le più svariate decorazioni. Accanto alla ricca ed elaborata pasticceria “professionale”, sull’Isola resiste ancora l’antica tradizione delle “cuddure” , un dolce casalingo, proposto ormai anche dai forni e dalle pasticcerie.

Si tratta di un grosso dolce farinaceo, caratterizzato dalla presenza di un numero variabile di uova intere sode, sistemati ad arte sulla parte superiore, in numero rigorosamente dispari per superstizioni. La cuddura viene scambiata all’interno delle famiglie come segno ben augurale. La nonna le regala ai nipoti, la nuora ai suoceri e, in passato, le giovani donne usavano regalarla ai fidanzati. Spesso il numero di uova presenti era direttamente proporzionale all’importanza del rapporto e alla affettuosità che si intendeva comunicare, in ogni caso però, qualora si regalavano cuddure in una famiglia di amici o parenti, occorreva stare attenti a regalare un numero di cuddure la cui somma di uova fosse pari al numero degli occupanti della casa, ossia almeno uno a persona.

Le varie forme della cuddura

Un secondo e non trascurabile elemento comunicativo è legato al significato della forma che verrà data alla cuddura in fase di taglio dell’impasto. La forma di campana, per esempio, simboleggia la gioia per Cristo risorto. Il cestino o il pesce intende augurare abbondanza. La forma di colombella o di un galletto si è idonea per i ragazzi, mentre la bambolina è quella preferita per le ragazze. Infine esiste la forma a “cuore” ovviamente destinata per i propri amati, fidanzati, compagni, mariti ma anche genitori e suoceri. Il cuore in questo caso assume diverse varianti, ad una, due o tre punte, ovvero sarebbe il disegno di più cuori sovrapposti. Questo probabilmente per aumentare sia l’intensità del messaggio di amore sia per aumentare l’ampiezza del dolce che dovrà contenere un numero considerevole di uova, cinque, sette o nove.

La “cuddura di centu ova” di Forza D’Agrò

Nell’area Ionica della provincia di Messina, nel Comune di Forza d’Agrò, piccolo borgo panoramico situato dirimpetto a Taormina, è tradizione costruire un formato gigante della famosa cuddura. Nel comune messinese il dolce viene composto con circa cento uova, ossia 99 o 101 per rispettare la scaramanzia del dispari.

Secondo l’usanza alcuni cittadini riuniti in comitiva, nei giorni antecedenti la Pasqua, costruiscono l’enorme cuddura disponendo le 100 uova su più strati fino ad ottenere una forma a piramide. Il Lunedì di Pasqua nella Piazza o all’interno del Palazzo Comunale toccherà al Sindaco rompere e mangiare il primo uovo della grande cuddura, simboleggiando fortuna, benessere e serenità per tutti gli abitanti del fiabesco borgo. Anche lo scorso anno nonostante le restrizioni da covid l’enorme cuddura è stata creata, a cura della locale Associazione Orchidea, con presidente la Signora Anna Coppolino, mentre, come si vede dalla foto, è stato il Sindaco Bruno Miliadò con alcuni componenti dell’Amministrazione Comunale a ricevere e rompere le prime uova secondo tradizione.

www.BellaSicilia.it

Quest’anno durante le fasi di realizzazione e di consegna al Sindaco saranno presenti le telecamere dell’emittente televisiva Onda Tv per far conoscere nei dettagli questa particolare tradizione pasquale siciliana.

Il comune di Forza d’Agrò fa parte del Circuito Turistico Bella Sicilia, promosso dall’associazione Vivo in Sicilia, e tantissimi video realizzati nel bellissimo borgo sono disponibili sui social del gruppo Comunicare24

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