La Fiumara d’Arte, il museo d’arte contemporanea a cielo aperto

La Fiumara darte è un museo all’aperto costituito da sculture di artisti contemporanei ubicate lungo gli argini del fiume Tusa. Continua a leggere…

La Fiumara d’arte è un museo all’aperto costituito da una serie di sculture di artisti contemporanei ubicate lungo gli argini del fiume Tusa  che anticamente scorreva tra i monti Nebrodi con un percorso di ventuno chilometri, fino all’antica città di Halaesa.

Il progetto è stato voluto e curato dal mecenate di Castel di Tusa Antonio Presti e prese il via nel 1982 quando venne commissionata all’artista Pietro Consagra la prima opera, la scultura denominata “La materia poteva non esserci”. L’opera, in memoria del padre di Presti, venne realizzata nel 1986 in cemento armato ed è alta diciotto metri.

Negli anni vennero realizzate altre opere nel territorio limitrofo. Il progetto si andò sviluppando ed ha trasformato la zona lungo la fiumara di Tusa in un parco di sculture noto anche al di fuori dei confini nazionali. Fiumara d’arte è oggi è uno dei più grandi musei d’arte contemporanea all’aperto.

Grazie a un finanziamento europeo è stato avviato recentemente un importante intervento di restauro delle opere.

Si tratta del più grande restauro di una galleria d’arte contemporanea all’aperto. La Fiumara d’Arte nata nell’86 lungo gli argini del fiume Tusa era da anni in uno stato di abbandono; sette delle otto istallazioni firmate da alcuni tra i più grandi artisti del Novecento, giacevano rovinate, consunte dal sole; la maggior parte in cemento armato, ormai corrotto dal suo interno (nella foto “La Piramide” di Motta d’Affermo).

La Finestra sul Mare di Tano Festa – l’opera più nota e visibile, ma soltanto terza per anzianità dopo “La materia poteva non esserci” di Pietro Consagra e “una curva gettata alle spalle del tempo”  di Paolo Schiavocampo – era tra le più rovinate e da questa è partito il più grande restauro di un museo all’aria aperta, mai realizzato.

Dopo una lunga storia di sequestri e procedimenti giudiziari durata 25 anni, soltanto nel 2006 una legge della Regione Siciliana ha riconosciuto quel Parco di Fiumara d’Arte che oggi sta rinascendo. Il progetto di restauro ha riportato alla luce le sculture, consolidandole e ripristinandole nelle parti mancanti.

Non è stata restaurata la camera ipogea di Hidetoshi Nagasawa che l’autore redigendo il suo testamento, ha voluto chiudere per cento anni per poterla consegnare, integra, alle generazioni future.

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