Opera della natura o degli uomini neolitici? I Megaliti dell’Argimusco
La “Stonehenge italiana“, a Montalbano Elicona, nel messinese. Continua a leggere per vedere il video …
L’Argimusco è un altopiano che sorge a pochi chilometri dal comune di Montalbano Elicona (Messina) e che presenta formazioni di arenaria dalle suggestive forme antropomorfe e zoomorfe.
Mastodontiche pietre con la sagoma della Vergine in preghiera, del volto maschile, dell’aquila, etc., sono i Megaliti dell’Argimusco.
Quando vennero scoperti, gli studiosi si divisero tra coloro che assegnavano un’origine assolutamente naturale e casuale alla forma delle gigantesche pietre e alla loro disposizione e coloro che, invece, li riconducevano, in tutto o in parte, all’azione dell’uomo del neolitico. Qualcuno ne attribuì l’origine al mitico popolo dei Giganti, uomini di alta statura menzionati in molte fonti antiche.
Alcuni megaliti hanno forme caratteristiche ed estremamente suggestive. All’ingresso si notano due menhir, uno più slanciato e snello, alto circa venti metri, ed uno più basso e massiccio, di circa dieci metri. Dagli studiosi vengono ritenuti “simboli sessuali maschile e femminile”.
Una delle formazioni rocciose che colpiscono maggiormente l’immaginario del visitatore, in particolare se lo si guarda durante il tramonto, è quello dell’Orante o Dea Neolitica. Delineato nella roccia si nota un apparente profilo di donna in atteggiamento di preghiera. Vedi il video gentilmente concesso dall’emittente televisiva regionale OndaTv…
Una antica leggenda popolare racconta che quella figura sia stata una donna virtuosa che, per sottrarsi alle lusinghe di un demone dei boschi, preferì farsi trasformare in pietra. Alla vista della “Dea Orante” si rimane davvero incantati.
Da questo luogo unico è possibile anche ammirare un bellissimo panorama della costa tirrenica messinese e del vulcano Etna.
Il periodo migliore per ammirare questo originale sito è durante il “Solstizio d’estate”, il giorno più lungo dell’anno. Ma in ogni periodo i megaliti regalano emozioni uniche. E’ consigliabile visitare il sito sia all’alba sia al tramonto.
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