Le mummie di Savoca, nel borgo de “Il Padrino”

Alla scoperta delle mummie di Savoca, nel messinese. Continua a leggere…

Savoca (in siciliano Sàuca) è un borgo di circa 1.800 abitanti, situato nella zona jonica messinese, che custodisce all’interno di una cripta le mummie di alcuni notabili del paese risalenti ai secc. XVIII e XIX.

E’ famoso anche per essere stato scelto come set di numerosi film di successo: “il Padrino” di Francis Ford Coppola del 1972 e “La vita rubata” del 2007.

Le mummie di Savoca custodite nella cripta dei Cappuccini

Nella cripta dei Cappuccini sono presenti i cadaveri mummificati di patrizi, avvocati, notai, possidenti, preti, monaci, abati, medici, poeti, magistrati, una nobildonna e tre bambini,  appartenenti all’aristocrazia savocese.

Vedi il video realizzato dall’emittente televisiva regionale OndaTv, visibile in Sicilia sul canale 85 e in streaming su www.ondatv.it 

Nel Mezzogiorno d’Italia, fra il ‘700 e l’800, la pratica della mummificazione era diffusa in particolare tra i nobili che volevano beneficiare della “immortalità”. Il corpo, dopo la morte, veniva preso in consegna dai frati e condotto nella camera di mummificazione ben ventilato e dotato di feritoie lungo le pareti, dove avveniva la scolatura. Ai corpi veniva somministrata una soluzione di aceto e sale che aveva l’effetto di sciogliere gli organi interni. Il corpo veniva trattato successivamente con un unguento e riempito di paglia per mantenere la consistenza. L’intero processo di mummificazione durava due mesi.

Le mummie di Savoca, all’origine, erano trentasette

Le mummie di Savoca, all’origine, erano trentasette. Sedici sono state recentemente restaurate e collocate in casse di legno con la parte a vista chiusa da una lastra di plexiglas ed esposte.

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