La frutta di Martorana, il dolce tipico siciliano di pasta reale

Prende il nome dal convento omonimo, il monastero della Martorana situato al centro di Palermo…

La frutta di Martorana è un classico della tradizione dolciaria siciliana conosciuto e apprezzato nel mondo. Questo dolce tipico siciliano è composto da una pasta molto simile al marzapane e alla pasta di mandorle, a base di farina di mandorle e di zucchero.

I pasticceri siciliani riescono a riprodurre ogni tipo di frutto, alcuni realizzano anche dolcetti a forma di pesce, ricci di mare e tanto altro colorando e rallegrando, in particolare nei mesi di ottobre e novembre le vetrine delle pasticcerie siciliane, in particolare palermitane, trapanesi, agrigentine e messinesi.

Quando si prepara?

Questo tipico dolce siciliano viene tradizionalmente confezionato per il giorno di Ognissanti e per il giorno dei Morti, per esorcizzare la paura della morte durante la commemorazione dei defunti, molto sentita in Sicilia. Nell’Isola è ancora tradizione regalare un cesto pieno di frutta secca e frutta di Martorana che rappresenta il dono da parte dei cari defunti dall’aldilà.

Non è facile preparare la frutta di Martorana. I pasticceri diventano dei veri e propri artisti e grazie a tanta pazienza e buona abilità manuale riescono a modellare a mano (aiutandosi con gli stampi appositi in gesso) ogni singolo pezzo che viene successivamente decorato con un pennello sottile con i coloranti alimentari. Senza limiti alla fantasia, le vetrine dei pasticceri si riempiono di prelibatezze che assumono le forme più inconsuete.

La frutta Martorana (in dialetto frutta Marturana) prende il nome dal convento omonimo, il monastero della Martorana ( o Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio), situato al centro di Palermo e fondato nel periodo normanno nel 1143 da Giorgio d’Antiochia, ammiraglio greco-siriaco del re Normanno Ruggero II, nei pressi del vicino monastero benedettino, fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana nel 1194, da cui prese il nome.

La leggenda racconta

Si racconta che le suore del convento dovendo ricevere la visita di un altissimo prelato, abbellirono il loro giardino, durante il periodo autunnale, con tanti fruttini colorati fatti con le loro mani con un impasto che prevedeva albume d’uovo, zucchero e mandorle tritate.

Questi dolci vennero molto apprezzati dal prelato e, successivamente, arrivarono anche alla corte del re, da qui il nome di pasta reale., Le suore della chiesa Santa Caterina, situata nel centro storico di Palermo, preparavano e vendevano questo dolce fino alla metà del 1900.

La frutta di Martorana è un prodotto inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T.) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) ed è riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale siciliano.

E’ diffuso non solo in Sicilia ma anche in Calabria dove vengono anche chiamati “morticeddi” (morticelli) per via del fatto che somigliano alla frutta finta rinvenuta nelle antiche tombe, esposta al Museo Nazionale della Magna Grecia.

Come preparare la frutta Martorana

Le ricette per fare la frutta di martorana si differenziano per la preparazione della frutta martorana, che viene effettuata a caldo, oppure a freddo. Nel primo caso lo zucchero da utilizzare deve essere quello semolato, visto che si lascia sciogliere sul fuoco con l’acqua ed eventualmente con degli aromi, come la vaniglia, la cannella e i chiodi di garofano. Nell’altro caso si utilizza lo zucchero a velo, da amalgamare alla farina di mandorle, glucosio ed acqua.

Vediamo la preparazione a freddo:

Ingredienti per circa due chilogrammi di frutta Martorana

gr. 1000 di farina di mandorle,

gr. 800 di zucchero al velo,

gr. 130 di acqua,

2 fialette di aroma mandorle,

gr. 100 di glucosio,

2 cucchiai di miele di acacia.

Procedimento

Mescolate tutti gli ingredienti insieme dentro una ciotola e mescolate prima con un mestolo di legno e poi a mano; dovete ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Le mandorle contengono una buona dose di olio che pian piano riusciranno a rendere perfetto l’impasto. Ricavate poi delle palline per affinare ulteriormente l’impasto. Quando l’impasto è pronto potete pressarlo dentro le formine oppure, se siete abili, potete modellare a mano. Per alcuni stampi può essere consigliato utilizzare la pellicola trasparente per foderare l’interno, in modo da poter staccare la frutta martorana più facilmente, senza farla rompere.

Lasciar asciugare la frutta Martorana per 48 ore.

Adesso i frutti sono pronti per essere colorati con coloranti alimentari diluiti nell’alcool puro

Dopo circa un’ora il colore sarà asciutto e potete lucidare leggermente i dolci con la gomma arabica.

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