Si trova in Sicilia un “albero di Natale” rarissimo
Per ammirare l’originale abete basta andare sulle Madonie. Continua a leggere per conoscere la sua storia…
L’albero di Natale regala una magia particolare. Da tempo anche in Sicilia è diventato il simbolo, assieme al presepe, della festività più amata dell’anno. Per realizzare l’albero natalizio si usa l’abete una pianta che vanta un fogliame verde anche durante i freddi mesi invernali.
Da qui l’utilizzo di questo albero per l’albero di Natale nelle popolazioni del Nord Europa e successivamente anche in Sicilia. Nella nostra isola però c’è anche un abete con una storia originale, tutta siciliana.
Nel 1957 un gruppo di botanici scoprirono nel palermitano, durante un sopralluogo, in territorio di
Polizzi Generosa, alcuni esemplari di un albero che fino ad allora era ritenuto estinto. Si tratta dell’abete delle Madonie. Una pianta diventata molto rara ma fortunatamente ancora non è estinta anche se è a rischio.
L’abete dei Nèbrodi o abete delle Madonie (Abies nebrodensis (Lojac.) Mattei, 1908) è un albero della famiglia delle Pinaceae, endemico della Sicilia. Per molto tempo considerato una sottospecie del più comune Abete bianco (Abies alba), questo tipo di Abete tutto Siciliano è in realtà un’entità tassonomica differente. La specie, un tempo classificata come sottospecie dell’abete bianco (Abies alba), potrebbe essersi formata per speciazione durante l’inizio dell’ultimo interglaciale post-wurmiano.
Le caratteristiche
È un albero con portamento eretto o leggermente incurvato, alto fino a 10– 15 m, con chioma conico-piramidale, un po’ tarchiata, di colore verde scuro. Gli aghi sono lunghi sino a 10 mm, rigidi e pungenti e le sue pigne sono lunghe sino a 20 cm.
L’Abete dei Nebrodi o delle Madonie è presente in natura con alcuni esemplari in un piccolo pezzo di terra a circa 1500 metri di quota nel Vallone Madonna degli Angeli, sulle Madonie.
Un tempo questo abete, presente in Sicilia almeno dal Terziario, era abbastanza diffuso su tutte le montagne della nostra isola, tanto che la colonia greca di Halaesa (nei pressi dell’odierna Tusa, nel messinese) coniava delle monete su cui era impressa la sagoma inconfondibile di questo arbusto.
Il suo legname inoltre è stato impiegato nei secoli scorsi nel campo dell’ingegneria navale, nell’edilizia e anche come legna da ardere. Forse proprio lo sfruttamento eccessivo ha ridotto la popolazione esistente a quelle poche piante scoperte alla fine degli anni Cinquanta e oggi protette dal Parco Regionale delle Madonie.
Questo Abete Siciliano e considerato dallo IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) in pericolo critico di estinzione e quindi è stato inserito nella lista delle cinquanta specie botaniche più minacciate dell’area mediterranea ed è al centro di un progetto “LIFE Natura” portato avanti dall’Ente Parco delle Madonie per stabilizzare la popolazione relitta e creare nuove piantine, testandone il tasso di sopravvivenza con programmi ex-situ (in vivaio o in natura). Per ammirarlo, naturalmente senza addobbi, fatevi un giro a piedi nel cuore del Parco delle Madonie, naturalmente in Sicilia. (nella foto di Wikipedia un esemplare dell’Abete dei Nebrodi o delle Madonie).
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