Festa dello Spirito Santo con 40 Santi in processione
Nel borgo di Gangi si svolge un evento unico con 40 Santi portati in processione verso il Santuario dedicato alla Spirito Santo…
Da secoli il lunedì dopo la Pentecoste, il Santuario dedicato allo Spirito Santo di Gangi, borgo delle Madonie, si anima con una suggestiva processione. La Festa dello Spirito Santo con 40 santi in processione è una tradizione unica. I simulacri vengono portati in processione per le vie del paese. Un momento di grande emozione e spiritualità.
La processione e i simulacri: un patrimonio artistico e religioso
I simulacri, vere opere d’arte, vengono portati a spalla dai fedeli partendo dalla Chiesa Madre e dalle chiese del centro storico. Durante il percorso, si uniscono altri simulacri custoditi nelle varie chiese del borgo, creando un corteo ricco di storia e arte sacra.
La processione culmina sul sacrato del Santuario con “i miracula e a cursa dei Santi”: un omaggio speciale alla Trinità, durante il quale i fedeli, portando i simulacri, si cimentano in una corsa veloce.
La corsa dei santi e i Miracoli per la Festa dello Spirito Santo
Al loro arrivo, i simulacri vengono presentati al pubblico presente e subito dopo si svolge la corsa veloce verso l’ingresso del Santuario. La statua che viene girata velocemente e la corsa continua sul versante opposto, fino al ritorno. Uno spettacolo unico per la fatica dei portatori, per il numero dei simulacri e per il rituale durante la corsa dei “Santi”. I fedeli pronunciano la frase: “E gridamu tutti viva San (seguito dal nome del Santo portato a spalla) e lu Spirdu Santu, e la Misericordia di Dia”. Questo momento rappresenta un vero e proprio omaggio allo Spirito Santo, che si conclude con un inchino davanti all’altare e ai fedeli.
Il percorso e le tradizioni della processione
La partenza avviene dalla Chiesa Madre in piazza del Popolo, da dove il corteo si snoda lungo le vie di Gangi fino alle pendici del Monte Marone, sede del Santuario. La processione, aperta dalla confraternita più giovane e chiusa da quella più antica, segue un protocollo rigoroso. Durante il cammino, altri simulacri provenienti dalle chiese del borgo si uniscono al corteo. Alcuni simulacri custoditi nelle chiese non attraversate dalla Processione, come il Patrono San Cataldo (festeggiato il 10 maggio), raggiungono il Duomo poco prima della partenza.
Il suono della campanella, suonato dal parroco, dà il via a questa suggestiva processione. Il cammino, di circa tre ore, culmina nel Santuario, un luogo di grande importanza religiosa e culturale. Un momento molto suggestivo la Festa dello Spirito Santo con 40 Santi in processione.
L’origine del Santuario dello Spirito Santo di Gangi
La leggenda narra che sul sito esistesse un’edicola dedicata allo Spirito Santo, con un masso su cui era dipinta l’immagine dell’Eterno Padre. Durante le persecuzioni iconoclaste, il dipinto venne sepolto. Fu ritrovato da un contadino sordomuto che, scavando un pozzo, scoprì il masso con una ferita al sopracciglio che gocciolava sangue. La scoperta suscitò grande stupore tra i cittadini, che decisero di erigere un tempio sul luogo.
La storia indica che nel sito dell’odierno Santuario esisteva un’edicola con un dipinto del Cristo Pantocratore. Successivamente venne costruita una chiesetta dedicata a Santa Caterina d’Alessandria inglobando l’edicola che divenne il catino absidale della chiesa.
Nel 1576 la piccola chiesa subì una trasformazione architettonica con l’assunzione del titolo dello Spirito Santo. Da allora divenne un importante luogo di devozione e pellegrinaggio, celebrato ancora oggi con la Festa che si svolge il lunedì successivo alla festività di Pentecoste. Tra gli altri eventi religiosi da non perdere nel borgo madonita vi è la processione della domenica delle Palme con la tamburinara. Cosa vedere a Gangi, clicca qui…
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