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Calendario Santi e festività in Sicilia nel 2020

Alcuni eventi imperdibili per il calendario 2020 santi e festività in Sicilia

La Sicilia, terra di antiche tradizioni, è la meta ideale per vivere l’emozione dei riti religiosi e pagani più caratteristici del calendario 2020.
Non c’è niente di più bello che viaggiare, spostarsi e ampliare le proprie conoscenze. Ogni nuova esperienza vissuta arricchisce il bagaglio culturale ed emozionale di ognuno, e sicuramente c’è già chi pensa al prossimo anno per scegliere le avventure da vivere.Le persone curiose, amanti della scoperta e del sapere possono essere appagate non solo da grandi viaggi ma anche dalla scoperta delle piccole e preziose tradizioni che caratterizzano un territorio.

La Sicilia, splendida isola privilegiata dalla posizione, dal mare cristallino e dal sole, riesce ad offrire molto di più a chi ci vive e a chi vuole visitarla. Un bagaglio ricco di storia, riti antichi, usanze, tradizioni, la rendono unica e attraente tutto l’anno. Anche nei periodi non interessati dal turismo balneare, in Sicilia le cose da fare e da vedere sono tante, e da non perdere sono senz’altro le festività più antiche e suggestive che rendono peculiare il calendario 2020 santi e festività.

Scopriamone alcune!


Appuntamenti da segnare nel calendario 2020

Festa di Santa Rosalia a Palermo:

Il capoluogo della Sicilia è sempre più scelto dai turisti che vogliono ammirare il suo immenso patrimonio architettonico. Ma è nelle feste religiose che si vede l’anima dei palermitani e l’attaccamento alle tradizioni, spaziando dagli aspetti prettamenti religiosi alle usanze culinarie e al folklore. Da inserire nel calendario 2020 santi e festività la festa di Santa Rosalia, Patrona della città di Palermo, celebrata nel mese di luglio. Il festino ogni anno si innova e rinnova, per stupire con il suo programma articolato comprendente spettacoli tradizionali, cortei, sfilate, e la solenne processione con la preziosa vara portata in giro per la città in una lunga marcia seguita da migliaia di palermitani.


Festa di Sant’Agata a Catania:

Ci spostiamo a Catania dove nel mese di febbraio la città si trasforma dando vita ad una festa che incanta il mondo. Basta pensare che la festa e la processione delle reliquie sono state dichiarate Patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco, per capire che almeno una volta nella vità vale la pena di essere partecipi. Sant’Agata, patrona di Catania, è particolarmente venerata dalla popolazione. La sua festa viene attesa sempre con grande trepidazione e dà vita a festeggiamenti grandiosi e imponenti dove l’aspetto devozionale si fonde con quello folcloristico. Strade gremite di fedeli, una processione che si prolunga per diversi giorni, con le sue stazioni tradizionali, i fuochi d’artificio, le messe, i canti… un altro appuntamento imperdibile.


Festa di San Giacomo a Capizzi:

Anche nel messinese sopravvivono antiche tradizioni legate ai culti religiosi. La festa di San Giacomo, patrono di Capizzi, è una delle feste più antiche della Sicilia. Ha luogo nel mese di luglio, e presenta una particolarità: il pesante fercolo con il simulacro di San Giacomo, portato a spalla da numerosi devoti, arrivato nella piazzetta dei “Miracoli”, viene fatto sbattere contro il muro di una casetta fino a farlo crollare. Uno spettacolo unico al mondo nel suo genere, di forte impatto emotivo.

Capizzi (ME), festa in onore di San Giacomo


Festa del Muzzuni ad Alcara Li Fusi:

Se volete assistere alla festa popolare più antica d’Italia, dovete segnare nel vostro calendario 2020 la festa del Muzzuni. Si tratta di una festa pagana che ha origine da un rito legato al mondo contadino e si svolge ogni anno il 24 giugno ad Alcara Li Fusi, nel messinese. Protagoniste della giornata di festa sono le donne: a loro spetta il compito di preparare il muzzuni, una brocca dal collo mozzo, rivestita da una stoffa impreziosita da oro, da cui fuoriescono spighe di grano, steli di orzo, lavanda e garofani, a simboleggiare la fertilità della terra e della donna. A caratterizzare il piccolo paesino alcuni angoli di strada e balconi che fanno da cornice all’antico rito con l’esposizione delle “pizzare”, tipici tappeti tessuti al telaio con ritagli di stoffa, sui quali vengono poggiati spighe ed oggetti del mondo contadino.

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