Lo scrittore siciliano Andrea Camilleri
Andrea Calogero Camilleri nasce a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925. Continua a leggere per conoscere la sua storia…
Scrittore, sceneggiatore e regista, vive a Roma dalla fine degli anni ’40. Dopo gli studi liceali ad Agrigento, infatti, nel giugno del 1943 è costretto a quello che egli stesso ricorda come “una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi o su camion tedeschi e italiani sotto un continuo mitragliamento per cui bisognava gettarsi a terra, sporcarsi di polvere, di sangue, di paure”.
Camilleri inizia la sua carriera nei panni di regista teatrale e sceneggiatore. S’iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia, ma non consegue la laurea. Pubblica racconti e poesie, viene ammesso all’Accademia di Arte drammatica Silvio d’Amico ed esegue la regia di più di cento opere. Viene assunto alla RAI, insegna al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, è titolare della cattedra di regia all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica per vent’anni, scrive su riviste italiane e straniere. Nel 1978 esordisce nella narrativa, successivamente scrive una serie di romanzi ambientati nell’immaginaria cittadina siciliana di Vigata a cavallo fra fine ‘800 e inizio ‘900. Ottiene alcuni insuccessi, ma riceve anche importanti premi. Vedi il video…
Dopo una pausa di dodici anni, riprende a scrivere e pubblica varie opere, tra cui il primo romanzo poliziesco con il noto personaggio del commissario Montalbano. Camilleri diventa un autore di grande successo e i suoi libri, ristampati più volte, vendono mediamente 60.000 copie.
Dal 1995 al 2003 si amplia il fenomeno Camilleri grazie a “Il birraio di Preston” (1995), “La concessione del telefono” e “La mossa del cavallo” (1999), mentre la serie televisiva su Montalbano, interpretato da Luca Zingaretti, lo rende un classico. Il suo successo esplode quando ha già 67 anni. Vedi il video…
Alla fine del 2002 accetta la nomina di direttore artistico del Teatro Comunale Regina Margherita di Racalmuto. Pubblica altri romanzi con protagonista Montalbano e il romanzo “Il re di Girgenti”, ambientato nel ‘600 e interamente scritto in siciliano inframmezzato con lo spagnolo. Nel 2009 il romanzo “La danza del gabbiano” gli vale la vittoria della 26^ edizione del Premio Cesare Pavese. Nel 2010 escono i successivi romanzi di Montalbano e il romanzo, in forma epistolare e scritto insieme a Carlo Lucarelli, “Acqua in bocca”. Nel frattempo continua a pubblicare diversi altri romanzi e riceve riconoscimenti. Fino ad oggi Camilleri è stato tradotto in almeno 120 lingue.
Una peculiarità di alcuni suoi romanzi è l’uso di un particolare linguaggio commisto di italiano e siciliano. Le sue poesie erano state premiate in concorsi poetici importanti e riconosciute come notevoli tanto che Giuseppe Ungaretti le aveva fatte stampare in una sua antologia e Salvatore Quasimodo aveva insistito per avere delle sue poesie da pubblicare. Tuttavia, lo scrittore siciliano adotta, nelle opere successive, un linguaggio equilibrato dove i termini dialettali hanno la stessa risonanza di quelli italiani.
Dimenticato per decenni oggi Camilleri ha pubblicato circa 100 libri e venduto trenta milioni di copie. Lo scrittore siciliano ha anche ricevuto nove lauree honoris causa.
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