Al via il censimento dei bunker militari della seconda guerra mondiale presenti a Capo d’Orlando

Le opere di difesa costruite nel corso del secondo conflitto mondiale, sono la continuazione dei progetti realizzati a protezione delle coste dai pirati e corsari ottomani e barbareschi

Sono ben undici i bunker militari della seconda guerra mondiale ancora presenti su tutto il territorio di Capo d’Orlando. Dieci su undici sono ubicati su terreni privati e trasformati dai proprietari in dependance, cantine, depositi etc. Molti sono mascherati nella natura così da scomparire letteralmente nel verde.

In questi giorni i ricercatori della sezione locale di SiciliAntica hanno coadiuvato i colleghi di “Palermo Pillbox Finders” del progetto “C.E.R.CA.MI” (Censimento e Rilevamento Casematte Militari) nell’individuazione e geolocalizzazione delle fortificazioni militari difensive della seconda guerra mondiale ancora presenti sul nostro territorio. Le opere di difesa costruite nel corso del secondo conflitto mondiale, sono la continuazione dei progetti realizzati a protezione delle coste dai pirati e corsari ottomani e barbareschi, costituiti dalle “torri di guardia” già documentate e migliorate tra il ‘500 e il ‘600 da Tiburzio Spannocchi e Camillo Camilliani.

Come ci dicono Nino Ravì, Giuseppe Librizzi e Giuseppe Ingrillì, ricercatori e storici di SiciliAntica “I bunker censiti costituivano il caposaldo della massiccia linea difensiva –Tortorici-, approntata dalle truppe tedesche per rallentare l’avanzata delle truppe alleate nella campagna d’Italia del 1943, e furono per la maggior parte utilizzati per il controllo delle strade che giungevano al quadrivio di San Martino. Gli undici bunker infatti sono ubicati tutti in questa ultima zona da dove si domina tutta la salita e che allora erano l’unica via per collegare la zona costiera alle strade di accesso alle carrabili di Sicilia. Quelli presenti sul territorio orlandino sono costruiti in calcestruzzo e cemento ed hanno una forma a cupola e sono dotati di feritoie dalle quali si poteva sparare e quasi tutti sono facilmente accessibili e si trovano ancora oggi in buono stato di conservazione.

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