Cosa fare in Sicilia nel lungo ponte del 25 aprile e del 1° maggio?

Centinaia di prenotazioni nelle mostre ospitate a Catania, Siracusa e Noto…


Dopo il boom di ingressi registrato nel week end di Pasqua le mostre prodotte da Sicilia Musei, ospitate a Catania, Siracusa e Noto si preparano a ricevere i turisti attesi nelle tre città siciliane. A Catania, fino al 5 maggio, il Palazzo della Cultura ospita “Percorsi e segreti dell’Impressionismo”. La mostra, a cura di Vincenzo Sanfo, Fiorella Minervino e con un testo in catalogo di Maïthé Vallès-Bled, fa scoprire tutte le ricerche che gli impressionisti portarono avanti in un’epoca di grandi sconvolgimenti, dalla pittura ad olio al pastello, dalla ceramica alla scultura, dal disegno alla grafica; sconvolgimenti che costrinsero gli impressionisti ad inventare nuove tecniche di stampa e nuovi metodi espressivi. In mostra c’è un ampio panorama delle tecniche usate da questi artisti che si trovarono a dover combattere con un nemico temibile, subdolo e mai affrontato in precedenza da altri: “la fotografia”, che con la sua forza prorompente cambiò la concezione della pittura.

A Siracusa fino al 10 gennaio 2020 i prestigiosi locali del Palazzo della Soprintendenza di Siracusa ospiteranno “Caravaggio. Per una crocifissione di Sant’Andrea”. La mostra è curata da Pierluigi Carofano e Nicola Barbatelli ed è un progetto Sicilia Musei con il patrocinio della Regione Siciliana – Assessorato regionale dei Beni Culturali, Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali della provincia di Siracusa e la Città di Siracusa.
Al centro del progetto espositivo c’è la “Crocifissione di Sant’Andrea” di Michelangelo Merisi da Caravaggio, collezione Spier Londra (già collezione Back Vega). L’opera la cui proprietà è di un fondo privato è stata esposta al museo di Cleveland nel 2017 in occasione del restauro dell’altra versione della “Crocifissione di Sant’Andrea” di proprietà del museo americano. Nell’ambito dello spazio espositivo, grazie alla collaborazione del Polo Museale di Messina per i siti culturali, potranno essere apprezzate due opere di Mario Minniti, grande amico di Caravaggio, che ospitò nel suo periodo siciliano: “Miracolo della vedova di Naim” e “Maddalena ai piedi della croce”.

Sempre a Siracusa, nei locali dell’ex Convento di S. Francesco di Assisi, si può visitare “Ciclopica: la grande scultura internazionale Da Rodin a Giacometti”, a cura di Vincenzo Sanfo,  organizzata da Sicilia Musei in collaborazione con Diffusione Italia International Group. La mostra è una grande panoramica sul concetto di scultura, attraverso quasi due secoli. Infatti, partendo dalla fine dell’800 si arriva sino ai nostri giorni. Con circa cento opere esposte, Ciclopica è, sicuramente, una delle più importanti e ricche mostre di scultura, mai arrivate in Sicilia. Il panorama delle opere, spazia da opere monumentali, come quelle di Sebastián il più grande scultore messicano vivente, erede della monumentalità di Diego Rivera sino a opere da camera, come le teste dei Guerrieri di Xi’an, rivisitate dalla grande artista cinese Zhang Hong Mei, ormai un must internazionale, contesa com’è dai collezionisti di mezzo mondo.

Il Futurismo, il Cubismo, la Metafisica, Dada, il Surrealismo, sono i principali movimenti rivoluzionari del Novecento in mostra al Convitto delle Arti di Noto in “L’Impossibile è Noto” a cura di Giancarlo Carpi e Giuseppe Stagnitta. La mostra espone i principali artisti di questi movimenti che sempre sperimentarono andando alla ricerca dell’inaudito e di quanto fino ad allora era stato ritenuto “impossibile” nell’arte. L’esposizione, presentando opere di grandissimi artisti come Picasso, Braque, Boccioni, Balla, Severini, De Chirico, Klee, Kandinskij, Masson, Max Ernst, Dalì, Mirò, non vuole solo ripercorrere il mezzo secolo più importante dell’arte del Novecento, ma anche allenare l’occhio e la mente alla percezione di queste diverse correnti estetiche e di pensiero, le quali, proprio quando sono poste l’una accanto all’altra, esprimono meglio la loro essenza, nella loro opposizione e differenza, a volte nel loro conflitto. Il percorso espositivo si articola in 10 tappe e si conclude con un tributo a Salvador Dalì, in occasione del trentesimo anniversario della sua morte, con un’intera sala dedicata al grande artista spagnolo con opere uniche, bozzetti, oggetti e stravaganze immersi in suggestivo allestimento multimediale.

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