Gli Archi di Pasqua di San Biagio Platani

Scopri la tradizione degli Archi di Pasqua, continua a leggere per vedere i video…

A San Biagio Platani (Agrigento) ogni anno si rinnova la tradizione degli Archi di Pasqua, risalente alla seconda metà del ‘600, subito dopo la fondazione del paese.

Si tratta di una delle più suggestive manifestazioni che celebrano la Santa Pasqua ed è un rito che nasce dal culto della Madonna e di Cristo, quando il paese non contava ancora mille abitanti.

Il paese si divide in due confraternite, Madunnara e Signurara, che con passione lavorano per realizzare questa meravigliosa manifestazione: la competizione è vivace e si conclude la notte del Sabato Santo, quando ciascuna confraternita allestisce la parte del corso che le è stata assegnata. Vedi il video realizzato dall’emittente televisiva regionale OndaTv visibile in Sicilia sul canale 85 e in streaming su www.ondatv.it

Il paese si divide in due confraternite, Madunnara e Signurara, che con passione lavorano per realizzare questa meravigliosa manifestazione: la competizione è vivace e si conclude la notte del Sabato Santo, quando ciascuna confraternita allestisce la parte del corso che le è stata assegnata.

Imponenti composizioni di canne e ferle fanno da incastellatura a magnifici addobbi di agrumi, alloro e, soprattutto, pane, nelle più svariate forme e dimensioni. Ecco come si realizzano “i Lampadari“…

 

Le grandiose costruzioni artistiche di archi, cupole e campanili, vengono disposte lungo tutto il corso Umberto I (la via principale del paese), sono pronte la mattina di Pasqua e rimangono esposte nelle settimane successive. In seguito, sarà possibile ammirare i pezzi dell’anno attuale e di quelli precedenti al Museo degli Archi.

La preparazione inizia qualche mese prima della Pasqua e richiede una grande quantità di materiali naturali, ognuno dei quali possiede un alto significato simbolico: canne, salice, asparago, alloro, rosmarino, cereali, datteri e pane. La parte più importante è costituita dagli archi centrali, sotto i quali la domenica di Pasqua avviene l’incontro tra Gesù risorto e la Madonna, portati in processione dalle rispettive confraternite.

L’estetica del corso viene cambiata ogni anno, mentre la struttura architettonica, costituita dall’entrata, dal viale e dall’arco, resta invariata. L’entrata rappresenta la facciata di una chiesa, il viale la navata, l’arco l’abside della chiesa stessa.

 

Il significato religioso degli Archi di Pasqua è il trionfo di Cristo sulla morte, ma essi hanno origine nella miseria della popolazione che, nel ‘700, li allestiva per dimenticare la propria povertà. Oggi attirano una grande folla di visitatori e rappresentano uno spettacolo religioso, culturale e artistico, frutto di una competizione artigianale e unico, nel suo genere, in Sicilia.

La straordinaria ricercatezza delle decorazioni, unita all’illuminazione serale, trasforma San Biagio Platani in un sontuoso e accogliente salotto a cielo aperto: arrivando nel paese si resta affascinati dalla visione di vere e proprie opere d’arte di pane, coloratissimi mosaici di pasta e cereali, riproduzioni di sculture maestose.

Si ringrazia per la concessione delle immagini e delle interviste l’emittente televisiva regionale OndaTv (visibile in Sicilia sul canale 85 e in diretta streaming su www.ondatv.it) e il giornalista Franco Perdichizzi.

Seguici anche sulla nostra pagina Facebook: CLICCA QUI

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmailby feather

Lascia un commento

error: