In Sicilia ..Un telescopio avanzato alla ricerca di asteroidi che potrebbero raggiungere la terra

Il nuovissimo telescopio sarà collocato nel Parco Astronomico delle Madonie ad Isnello, nel palermitano. Continua a leggere…

Avvistare già al loro sorgere nel cielo gli asteroidi che potrebbero schiantarsi sulla terra è la missione del nuovo telescopio, tutto italiano , che sorgerà nel Parco Astronomico delle Madonie ad Isnello, nel palermitano. Si avvia così verso la ricerca avanzata il Centro Internazionale per le scienze astronomiche Gal Hassin ( Hassin è il fiume che attraversa il paesino madonita) che già il prossimo anno doterà la stazione osservativa di Monte Mufara (1865 mt. slm) di un primo telescopio per la ricerca avanzata.

Un prototipo unico a caccia di nuovi mondi. I due progetti sono stati confermati durante la consegna dei premi “Gal Hassin”, giunti alla decima edizione che ha già nel palmares Margherita Hack ed il nobel per la fisica George Fitzgerald Smoot. I premi 2018 sono andati all’astronauta italiano Paolo Nespoli ed al giornalista scientifico Piero Biancucci che hanno anche ricevuto dalle mani del sindaco e del presidente del Consiglio Comunale di Isnello, rispettivamente Marcello Catanzaro e Salvatore Alleca, la cittadinanza isnellese. Presente all’evento anche il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, che ha confermato l’interesse delle due agenzie ( italiana ed europea) per gli obiettivi sempre più ambiziosi del Centro Astronomico di Isnello .

“Da una parte, ci dice, la realizzazione del telescopio astronomico che verrà installato prossimamente sul monte Mufara (Wide-field Telescope ndr) e subito dopo un telescopio avanzatissimo di nuova concezione che abbia la capacità di rivelare asteroidi apppena appaiono sullo sfondo del cielo, appena diventano visibili , proprio per poterne calcolare bene le le orbite ed identificare quelli che potrebbero essere pericolosi, aiutando uno sforzo globale che poi dovrà essere quello di cercare di evitare che quelli pericolosi possano arrivare sulla terra” Poi aggiunge “dobbiamo assolutamente evitare che questo accada anche se è improbabile e per fare questo occore prima di tutto conoscere e poi sviluppare le tecnologie del caso”.

Battiston ci dice ancora “ l’avere sul monte Mufara il telescopio “Fly eye”, occhio di mosca, brevetto italiano, rivoluziona il modo di guardare il cielo. Quello di cercare corpi di tipo asteroidali che possano essere un giorno pericolosi è un grande progetto che noi siamo intenzionati a sviluppare qui perché questa struttura del parco astronomico, questo luogo, è ideale è unico, e noi dell’Agenzia Spaziale Italiana ed Europea siano intenzionate ad investire qui” Pino Mogavero, presidente della Fondazione “Gal Hassin” ci conferma anche il primo step verso la ricerca avanzata “

Entro la fine del prossimo anno verrà collocato questo prototipo mondiale, con uno specchio di diametro di un metro che lo connota “grande campo”, con questo telescopio si potrà osservare un grande spazio di cielo, grande quanto ventotto volte il diametro di una luna piena contro l’unica luna piena osservabile attualmente con gli altri telescopi. Farà ricerca di frontiera, la più avanzata, su onde gravitazionali, pianeti extrasolari, asteroidi, supernove, detriti spaziali ed in previsione si lavorerà in tandem con il prototipo dell’Agenzia Spaziale Europea, il “fly eye”.(articolo e foto di Franco Perdichizzi, giornalista di OndaTv canale 85 e www.ondatv.it ).

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