“La figura e l’opera di Luigi Pirandello nel 150° dalla nascita” in mostra a Catania

La mostra narra cronologicamente la parabola esistenziale e artistica del grande agrigentino. Continua a leggere…

Ha preso il via a Catania la rassegna dal titolo “La figura e l’opera di Luigi Pirandello nel 150° dalla nascita”, una  delle celebrazioni più importanti e attese dell’anniversario del celebre drammaturgo siciliano, nato a Girgenti il 26 giugno 1867.

La manifestazione, che rientra tra le iniziative direttamente promosse dall’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, si svolge nella monumentale Chiesa di San Francesco Borgia a Catania, fino al 16 dicembre. Il progetto, che prevede una ricca mostra fotografica in gran parte inedita e un ciclo di letture affidate ad attori di chiara fama, è stato ideato da Maria Grazia Patanè, Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Catania.

L’articolato programma della giornata inaugurale si è aperto con l’inaugurazione della mostra “I Pirandello. La famiglia e l’epoca per immagini” (come l’omonimo volume edito da La nave di Teseo) a cura di Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla, allestita dall’Istituto di Storia della Spettacolo Siciliano con la collaborazione di Alba D’Arrigo e Carmela Di Blasi, funzionarie della Soprintendenza di Catania. Dall’intimo nucleo di immagini familiari a quelle delle innumerevoli personalità che gli stanno attorno, la mostra, con circa 25 banner, narra cronologicamente – nella fascinosa sequenza di una raccolta di foto straordinaria, completa, rara e in buona parte inedita – la parabola esistenziale e artistica del grande agrigentino. Un ‘romanzo iconografico’, sul filo della memoria, la storia di una delle più complesse e tormentate famiglie che ha ricoperto un ruolo di primo piano nella cultura internazionale fra Otto e Novecento, in cui le vicende private s’intrecciano con quelle di un’epoca per tanti aspetti perturbante che vive eccezionali fermenti innovativi. La mostra, ad ingresso gratuito, sarà visitabile nei seguenti orari: da martedì a sabato ore 9.00-19.00, domenica e lunedì ore 9.00-13.00

In esposizione anche documenti, pubblicazioni e fotografie di scena che illustrano l’ambiente socio-culturale del tempo, attorno al quale si muovono anche i tre appuntamenti del ciclo di letture coordinato da Ezio Donato. Dai carteggi pirandelliani e altre fonti, Donato ha tratto una selezione di brani che – ripercorrendo idealmente la struttura della mostra – tenderà nell’insieme a tratteggiare le tappe salienti dell’esistenza dell’artista, Premio Nobel per la Letteratura nel 1934, i suoi rapporti con gli amici scrittori ed il legame con i figli.

Giuseppe Pambieri  ha affrontato il primo reading, accompagnato al pianoforte dal compositore Matteo Musumeci. L’attore lombardo si è calato in un emozionante monologo, “Storia di Pirandello”, raccontando in un’originale sintesi la parabola umana e artistica del Girgentano, tratta da “Centomila, uno e nessuno – La curiosa storia di Luigi Pirandello“, scritto e diretto da Giuseppe Argirò. Un viaggio ironico e appassionato nel multiforme universo dello scrittore più importante del teatro del Novecento, un ritratto mai disegnato attraverso le figure di riferimento, le sue opere e il pensiero.
La seconda lettura è fissata per martedì 5 dicembre alle ore 19.00 con gli attori Pippo Pattavina ed Ezio Donato che daranno vita allo scambio epistolare di “Caro Luigi, Caro Nino; la fitta corrispondenza fra Luigi Pirandello e Nino Martoglio è la testimonianza di una intensa collaborazione e una profonda amicizia che contribuirono alla nascita e al successo del teatro siciliano e alla straordinaria produzione drammaturgica dello scrittore agrigentino, che gli valse il Nobel “per il rinnovamento ardito e ingegnoso dell’arte drammatica e delle scene”.

Il ciclo si concluderà sabato 16 dicembre alle ore 17.00 con gli attori Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini e Luciano Fioretto impegnati nel reading intitolato “Nel tempo della lontananza”, che propone stralci dal carteggio fra Luigi e i figli Stefano e Lietta. Un itinerario attraverso le lettere di Pirandello, “viaggiatore senza bagaglio” che vaga da un paese all’altro al seguito delle sue opere che riscuotono trionfi nel mondo. Le tappe del percorso esistenziale e drammaturgico colte dallo stesso autore nei suoi continui spostamenti fuori dall’Italia.

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